IL BUG DELL’INGEGNERE INFORMATICO BORTOLAN
Sanità accreditata e tetti di spesa, la protesta: «la scandalosa proposta del dipartimento regionale». Un enigma il Dg di Fanelli: tra mala gestio e aggravio di costi, lui vola (in Veneto), la Sanità a terra
Al Pirellone, quando alla Sanità Lombarda governava Letizia Moratti e Letizia Moratti era ancora di centrodestra, il nostro Francesco Bortolan si occupava di studiare le liste d’attesa e proporre tempi e strategie informatiche per risolverle. La Moratti ha lasciato la Sanità Lombarda per tentare la scalata alla Presidenza in quota Azione-Italia Viva, Francesco Bortolan si è trovato nominato da Bardi Direttore Generale della Sanità in Regione Basilicata nel dipartimento del Leghista Potentino Francesco Fanelli. È ingegnere informatico Bortolan ed ha un lungo curriculum in cui si è occupato di Sanità, partendo proprio dai sistemi informatici per acquisire i dati per accorciare le liste di attesa della sanità lombarda.
IL CERO SI CONSUMA E LA PROCESSIONE NON CAMMINA
Nel frattempo, però, mentre la Moratti perdeva in malo modo la scalata al Pirellone, il nostro eroe, catapultato nella nostra terra per non si sa bene quale motivo, non pare avere nessuna idea di come ridurre le liste d’attesa in Basilicata. Si tratta di un problema atavico, in verità, ereditato da anni come i lavori sulla Basentana e le mollezze della burocrazia. Bardi sembrava aver scelto il “Papa straniero” proprio perché proveniente da sistemi sanitari perfettamente funzionanti. A distanza di tempo possiamo dire che la Sanità Lombarda continua a funzionare bene, il centrodestra continua a governare bene il sistema sanitario lombardo, Bortolan è venuto a Potenza e non esiste nessuna idea per ridurre le liste d’attesa. Alla prova dei fatti, Bortolan sta alla sanità lombarda come Simone Padoin sta agli scudetti della Juve, Raffaele Di Fusco ai due scudetti del Napoli o Peppiniello Di Capua alle olimpiadi degli Abbagnale, sostanzialmente faceva parte della squadra ma non era essenziale né al gioco né alla strategia. Però il papa straniero piaceva molto al Generale Bardi, serviva per dare un tocco di modernità alla gestione sanitaria, a poter dire che prendevamo quelli che avevano giocato nelle squadre più titolate.
IL DIRETTORE VIAGGIANTE
Quello che ci risulta è che il sistema sanitario lucano, però, ha avuto un aggravio di spesa coincidente con il costo del trasporto in auto pubblica dall’aeroporto di Napoli a Potenza una volta a settimana, quando il nostro condottiero rientra dal fine settimana in Veneto. Siamo perfettamente convinti che sia tutto lecito, sicuramente rientra nelle prerogative di un Direttore Generale quello di essere preso e riaccompagnato al più vicino aeroporto, se così non fosse sarà la Corte dei Conti a doversene occupare, al massimo dovrebbe interessare la oziosa opposizione consiliare e politica. Certo è che, forse, qualcuno un po’ più operativo e meno gravato da trasferimenti settimanali, il nostro Governo Regionale avrebbe potuto trovarlo.
MA DAVVERO NON C’ERA NESSUNO MIGLIORE?
Noi continuiamo a chiederci il motivo della scelta, perché sia stato scelto per dirigere la Sanità Lucana questo ingegnere informatico Padovano, figura di secondo piano della Sanità Lombarda che a noi pare avere l’unico merito di essere stato uomo di fiducia della Moratti con la brillante capacità di comprendere e prevedere il disastro elettorale dell’ex Sindaco di Milano ed ex assessore alla Sanità prima che si palesasse insieme ai sogni interrotti di Renzi e Calenda. La Sanità Lucana certamente ha problemi antichi, a differenza di quella lombarda non attrae pazienti da fuori regione e spesso fa fuggire i propri ma continuiamo a chiederci se davvero non c’era nessuno migliore.
UN CURRICULUM NON TRASCENDENTALE
Sul suo profilo Linkedim si legge che dal Luglio 2021 al Novembre 2022, esattamente per un anno e cinque mesi coincidente con la vicepresidenza e assessorato al Welfare in Regione della Moratti. Sul suo profilo linkedin si legge che prima di quel momento per sei mesi è stato “coordinatore dei “Sistemi Informativi, SER e statistica sanitaria” del Coordinamento Sanitario permanente multidisciplinare per la gestione dell’emergenza Covid-19, Regione del Veneto” e per tre anni e quattro mesi è stato direttore della UOC “Analisi attività assistenziali sanitarie e socio sanitarie” che si occupa del- la governance del patrimonio informativo sanitario e socio sanitario regionale. In pratica l’ Ing. Bortolan cui Bardi ha affidato la gestione della Sanità Lucana, fino a quel momento si è occupato prevalentemente della gestione dei sistemi informativi della Sanità Veneta. Non riusciamo ad immaginare che in tutta la Basilicata, nel Mezzogiorno ma anche in altre parti d’Italia non ci fosse un dirigente migliore da collocare alla guida della già martoriata Sanità Regionale. Bardi lo ha scelto, Fanelli lo subisce senza dire nulla. Nel frattempo la Sanità Privata è sul piede di guerra e quella pubblica è nel solito e non risolto ritardo. Forse è il caso che qualcuno spieghi all’Ing. Bortolan che è arrivato il momento di mettersi a lavorare o di decidere di andare via.
Di Massimo Dellapenna