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GOVERNO, DA CDM OK A IMPIANTO IDROELETTRICO A PESCOPAGANO

Il Consiglio dei ministri ha deliberato il giudizio positivo di compatibilità ambientale. Il mega collegamento col lago Saetta riguarderà anche 3 comuni campani

Il ventaglio delle possibili alternative green all’energia da fonti non rinnovabili, comprende anche l’acqua. Così in Basilicata si torna a parlare di un mega impianto che riguarda il territorio di Pescopagano. Il Consiglio dei Ministri difatti, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, ha deliberato (ai sensi dell’articolo 5, comma 2, lettera c-bis, della legge 23 agosto 1988, n. 400): il «giudizio positivo di compatibilità ambientale in relazione al progetto di un impianto di accumulo idroelettrico mediante pompaggio ad alta flessibilità, ubicato nel comune di Pescopagano», con opere di connessione localizzate nei limitrofi comuni campani di Calitri, Bisaccia e Cairano, tutti in provincia di Avellino e ciò «nel rispetto delle prescrizioni di cui al parere n. 14 del 24 giugno 2022 della Commissione tecnica PNRR – PNIEC». Edison ha presentato il progetto nel 2021 al Ministero della Transizione Ecologica, e prevede la «realizzazione di un bacino di valle, con un volume utile di circa 765.000 m3, da collegare, tramite una condotta forzata interamente interrata, al bacino di monte esistente, costituito dall’invaso Saetta. La condotta, di lunghezza pari a circa 4,5 km, convoglierà le acque dal bacino di valle a quello di monte in fase di pompaggio (accumulo di energia) e dal bacino di monte a quello di valle in fase di generazione». Nelle Integrazioni, viene spiegato il progetto nei dettagli: «In prossimità del bacino di valle sarà realizzata una centrale in caverna, a circa 140 m di profondità rispetto al piano campagna, dove saranno alloggiati due gruppi chiamati “ternari”, ciascuno costituito da una turbina, da una pompa e da una macchina elettrica che funge sia da motore che da generatore. Questa centrale sarà collegata alla rete elettrica attraverso una sottostazione elettrica da realizzarsi anch’essa in corrispondenza del bacino di valle. Il progetto prevede, inoltre, opere di rete che partono dalla sottostazione utente Edison, alla tensione di 380 kv, e consentono l’immissione e il prelievo di energia elettrica dalla RTN alla medesima tensione. Si prevede la realizzazione di una nuova SE 380/150 kv nel Comune di Calitri da inserire in “entra esce” alla linea RTN a 380 kv “Bisaccia – Melfi” a circa 7 km dall’esistente SE 380/150 kv di Bisaccia, mediante due raccordi aerei di lunghezza pari a circa 13 km ciascuno, e il conseguente collegamento dell’impianto di accumulo idroelettrico alla nuova SE di trasformazione 380/150 kv mediante un elettrodotto in cavo AAT alla tensione di 380 kv, di lunghezza pari a circa 5 km, completamente interrato per lo più lungo viabilità esistente, che interesserà i comuni di Pescopagano e Calitri. I due raccordi aerei, invece, interesseranno i territori comunali di Calitri, Bisaccia e per un breve tratto quello di Cairano». La scelta di utilizzare l’invaso di Saetta, si evince ancora dalla documentazione di Integrazione, per la realizzazione dell’impianto di accumulo idroelettrico è stata effettuata anche a seguito dell’analisi di alternative nelle vicinanze: «In particolare, sono stati considerati gli invasi esistenti ad uso irriguo con distanze simili dalla linea elettrica ad alta tensione Matera – Santa Sofia, di Terna S.p.A., al fine di limitare l’estensione dell’elettrodotto di collegamento all’opera, ed i conseguenti impatti paesaggistici ed economici. In particolare, i siti alternativi presi in considerazione come bacino esistente di partenza sono l’Invaso di San Pietro, in comune di Aquilonia (Av), l’Invaso di Conza e l’Invaso di Muro Lucano», ma sono stati anche motivate le causare per i quali essi sono stati esclusi in favore del bacino di Saetta. L’area di intervento ricade in un contesto prevalentemente boschivo misto ad arbusti e praterie, con una marginale presenza di aree destinate alla coltivazione e vaste superfici a pascolo, ma nell’aerea insistono anche “aree tutelate ZSC e ZPS ed il “Lago di Conza della Campania” che «rappresenta un’area fondamentale per la sosta, nidificazione e svernamento delle specie migratorie dell’avifauna». A ciò nelle Integrazioni la Proponente asserisce che «per quanto concerne gli impatti legati all’interazione tra l’avifauna e le linee elettriche, nello studio di incidenza ambientale si è evidenziato che le linee in alta tensione come quelle oggetto di studio, determinano un rischio di folgorazione non significativo» ed ancora «in particolare, si evidenzia che l’Impianto di Accumulo Idroelettrico mediante Pompaggio ad Alta Flessibilità di Pescopagano non interesserà in maniera diretta alcun Sito della Rete Natura 2000, né in fase di cantiere, né in fase di esercizio».

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