ROMA, CI LASCIA MAURIZIO COSTANZO
Giornalista, conduttore televisivo e radiofonico, sceneggiatore, autore, scrittore e grande innovatore
È morto, a Roma, Maurizio Costanzo, giornalista, conduttore tv, autore, sceneggiatore, scrittore ma soprattutto grande innovatore. Aveva 84 anni. Era ricoverato in una clinica romana da qualche giorno per dei controlli, ma nelle ultime ore le sue condizioni si erano aggravate. La “sua” città Roma, lo omaggerà con una camera ardente allestita in Campidoglio. I funerali si svolgeranno lunedì 27 febbraio, alle ore 15, presso la chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo. Nato a Roma il 28 agosto 1938, Costanzo ha firmato decine di programmi radiofonici e televisivi e commedie teatrali. Impossibile dimenticare “Se telefonando” scritta insieme a Ghigo De Chiara, brano musicato da Ennio Morricone e cantato da Mina che lo ha reso una delle canzoni più famose di tutti i tempi. Ha raggiunto la grande popolarità nel 1976, conducendo in Rai il talk-show Bontà loro. Più tardi il suo nome è legato soprattutto al Maurizio Costanzo show, in onda dal 1982. Nel suo salotto, mai passato di moda, ha ospitato una quantità innumerevole di ospiti: politici, attori, cantanti, comici, soubrette, giornalisti, scrittori. Tra i suoi programmi più noti, anche Buona domenica. Dal 1995 al 2009 ha anche insegnato in alcune università romane. Era il 14 maggio 1993 invece, quando una Fiat Uno imbottita di novanta chilogrammi di tritolo esplose in via Ruggero Fauro, ma per fortuna Costanzo scampò a quell’attentato, vicino al Teatro Parioli, era uno dei principali obiettivi da eliminare per Cosa Nostra a causa delle sue trasmissioni. Sposato con Maria De Filippi dal 1995 un amore sincero fatto di stima e rispetto. Dal 2007 direttore artistico del Teatro Brancaccio. Di recente aveva collaborato con l’As Roma, squadra di cui è sempre stato tifosissimo. Tantissimi i messaggi di cordoglio, tra tutti quello del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca: “Se ne va un giornalista e uomo di spettacolo, ma anche grande intenditore di musica. Una figura unica che ha saputo influenzare e raccontare il costume dell’Italia dagli anni del boom economico ad oggi”.