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GUARENTE ED I CINGHIALI D’ARTE E DI BUCA

TACCO&SPILLO

A furia di parlar bene del ponte Musmeci e della bellezza d’arte che getta su ogni angolo di Potenza e complice la sponda parlamentare di Rosa, gli assessori D’Ottavio e Vigilante sono riusciti nel colpaccio istituzionale d’avere la fratellanza culturale del ministro Sangiuliano che s’è detto subito interessato a collegarne l’attrazione architettonica nel percorso di valorizzazione turistica dei siti più importanti della Basilicata. C’è da dire, però, che la bella notizia non è passata in- osservata neanche al mondo animale se un cinghialotto appassionato d’arte urbanistica s’è avventurato in camminata panoramica proprio dalle parti del Musmeci, facendosi all’occasione immortalare con tale civettuola grazia nel video virale di un nottambulo automobilista, per- altro già impegnato a zigzagare per le buche disseminate ovunque che il cuore immacolato del sindaco Guarente continua a farci avere come segno tangibile del suo pessimo governo municipale. Ora dopo aver reclutato alla sua destra il nostro sommo poeta Dante immaginatevi la scenetta fantozziana da prima serata del TG1 col ministro Sangiuliano in visita saltellante al Musmeci e che imbattendosi in un esemplare artiodattilo di Sus scrofa riprende a mano armata i versi della Divina Commedia “a che venire sente’l porco e la caccia a la sua posta” trasformando così il codazzo d’assessori e consiglieri nel safari dei cacciatori urbani contro lo sventurato animale destinato ad essere servito alla pizzaiola o in umido nel prossimo pranzo leghista e magari in qualche sala del Comune di Potenza. Pare risentire la saggezza aforistica di Osho: “Nun tappate le buche che ce stamo a fa le trappole pei cinghiali”.

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