POTENZA SCHLEIN, MATERA BONACCINI
Congresso Pd, nel capoluogo con Molinari e la Cgil vola la nuova segretaria. Ma in regione vince il governatore
Stop al voto. Alle 20, nei seggi allestiti per le primarie del Partito democratico si sono chiuse le urne. Lo spoglio è iniziato subito e mentre andiamo in stampa è ancora in corso. Dalla Commissione congressuale viene dato quasi per certo il superamento della soglia di un milione di elettori. «Una grande festa di democrazia e partecipazione», per il segretario uscente Enrico Letta, che lascerà il posto al vincitore tra i candidati Stefano Bonaccini o Elly Schlein. In ballo con le primarie ci sono la linea politica e le alleanze di un partito che, dopo i quasi dieci anni ininterrotti trascorsi al governo, sembra averle smarrite entrambe. Una linea più riformista, quella di Bonaccini, incarnazione di un’opposizione non pregiudiziale e soprattutto aperta alla collaborazione con i centristi di Renzi e Calenda. Alla quale Schlein contrappone una linea più radicale, durissima contro la premier Meloni e intransigente nei confronti della maggioranza di destra, giocata di sponda con il M5S di Conte. Importante il dato lucano. I due capoluoghi hanno votato in maniera diametralmente opposta. Se a Potenza c’è stata la netta vittoria della Schlein con 794 preferenze rispetto alle 592 incassate da Bonaccini, a Matera città si è verificato l’esatto opposto: 770 voti per Bonaccini contro i 598 della Schlein. Andando nel dettaglio il voto del capoluogo di regione è facilmente ricostruibile. Fondamentale è stato l’appoggio del sindcalista della Cgil Angelo Summa, che presente anche in prima fila proprio alla visita potentina della 38enne dem a Potenza, ha messo in campo tutte le sue forze per sostenere la Schlein. Una dato che sarebbe co fermato anche dal risultato della sezione di Avigliano centro (comune del sindacalista) che ha visto su 151 vitanti 51 preferenze a Bonaccini e 98 a Schlein (quasi il doppio) con solo 2 schede nulle. Insomma il segretario della Spi Cgil Summa insieme agli speranziani pare aver incarnato il perfetto sostenitore della giovane democratica che rispetto al primo turno ha quasi raddoppiato il voto in Basilicata. Infatti al primo turno Bonaccini da solo era andato oltre il 51% seguito dall’ex ministra De Micheli che aveva ottenuto il 26 % e solo dopo con il 17% si era piazzata la Schlein. La situazione però è andata modificandosi in questi giorni, con il consenso che è andato crescendo tra i sostenitori di quest’ultima che nella sua tappa a Potenza domenica scorsa ha fatto il pienone in sala. Tanto più se si considera l’appoggio che ruota attorno all’organizzazione sindacale della Cgil che in Basilicata è in grado di muovere numeri importanti. Non è stata perciò una novità apprendere dei dati lucani che rispetto al primo turno hanno decisamente messo in atto una competizione all’ultimo voto, differente da quanto immaginato rispetto ai primi risultati delle scorse votazioni. Il voto della città di Matera resta legato a Bonaccini considerato anche che a sostenerlo vi erano soggetti come Cifarelli, Chiurazzi e Muscaridola che sulla città dei Sassi hanno un certo peso rispetto ai sostenitori di Schlein. Sulla provincia di Potenza importante, invece, è stato il lavoro a favore della mozione Bonaccini portato dal sostenitore della prima ora Margiotta e poi dai due demicheliani De Filippo e Locantore. La vittoria di uno o dell’altro candidato avrà una importanza doppia, non solo per la linea che dovrà seguire il partito ma anche per il nuovo assetto dell’Assemblea nazionale. Andranno a definirsi tutti una serie di riposizionamenti che spiccano anche nella composizione dei candidati per i 4 posti in assemblea nazionale collegati ai due candidati. Nella lista Bonaccini la capolista è la potentina Vitina Claps, al secondo posto c’è il coordinatore regionale della mozione De Micheli, il materano Vito Lupo, e subito dopo Rossana Florio di Pisticci e infine Giovanni Cucari di Policoro. Nella lista a sostegno della Schlein come capolista c’è Teresa Carretta di Policoro e subito dopo il potentino Antonello Molinari, seguiti da Luisana Santarsiero e Michele Lategna. Proprio Antonello Molinari con il supporto della Cgil è riuscito almeno su Potenza a lanciare la volata alla Schlein. Dato che però a livello regionale ha visto Bonaccini trionfare con 9037 preferenze contro le 5570 della giovane dem. Infatti il voto del governatore Emiliano in entrambe le province lucane si attesta intorno al 61%, tra i migliori risultati a livello nazionale.