DESTINO INCERTO PER I LAVORATORI DCM

Il Sindacato Cobas ha organizzato un sit in in Piazza Matteotti ,davanti al Comune di Brindisi insieme ad una delegazione di lavoratori DCM, per incontrare il Sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi.
L’incontro con il Sindaco ha avuto lo scopo di rappresentare la difficile situazione in cui si trovano i lavoratori della DCM, ad un mese dalla scadenza della cassa integrazione.
Ricordiamo che i lavoratori della DCM appartengono a una delle 2 società in cui furono divisi i lavoratori della GSE all’atto della vendita al fondo americano.
Molti lavoratori della DCM sono rientrati anche per lunghi periodi in DAR, la cosiddetta società operativa, prima della decisione del fondo di chiudere Dar insieme all’altro stabilimento brindisino chiamato Dema.
I lavoratori hanno chiesto al Sindaco Rossi un forte impegno affinchè anche loro facciano parte della soluzione riservata ai colleghi del gruppo DEMA.
Una vertenza che riguarda oltre 200 lavoratori di Dema, Dar e Dcm.
Il settore aeronautico deve vedere da parte del Governo Nazionale , proprietario delle più importanti aziende del settore, una restituzione di attività a Brindisi che sono state perse nel corso degli anni.
Lo stesso sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi , nel corso dell’incontro tenutosi circa un mese fa, a Roma al Ministero, è intervenuto dicendo che il gruppo Dema deve presentare un definitivo piano industriale ; certamente se licenzia a Brindisi non può chiedere un intervento economico al Governo di 22 milioni di euro a fondo perduto per il resto del gruppo.
Il Sindaco Rossi ha parlato anche della possibilità per gli stabilimenti brindisini di nuovi acquirenti a cui chiedere la salvaguardia occupazionale. Ma teme anche che si possa trattare di “una palla in tribuna” per prendere tempo, non avendo soluzioni. “È indispensabile che il governo riattivi questo tavolo e se ci sono acquirenti che giochini a carte scoperte, la chiarezza è fondamentale” questo quanto dichiarato dal primo cittadino.