PARCO DEL VULTURE, GIORGETTI: «SERVE UNA GUIDA, BASTA CON L’IMMOBILISMO»
Cicala nomina Sperduto, il tar boccia: tutto fermo
«Sono oramai trascorsi 5 anni dall’Istituzione del Parco del Vulture. Con la nomina del Presidente e del direttivo del Parco di qualche mese fa, l’auspicio di “archiviare” la quantomeno discutibile precedente gestione dalla sua (istituizione del 7 novembre 2017) e la speranza che finalmente si sarebbe potuto dare il via alle attività per il rilancio dell’area. La recente sentenza del TAR ha resettato i vertici del Parco riportando tutto indietro di anni». Inizia così Gino Giorgetti, consigliere regionale del Gruppo Misto. «Confido nella giustizia e rispetto le sentenze ma non posso esimermi dall’invitare le istruzioni a fare presto. Perché i cittadini del Vulture hanno bisogno del Parco ed il Parco ha bisogno della Comunità del Vulture. Questa è una simbiosi imprescindibile che lega il Parco del Vulture alle comunità che lo costituiscono. Perché il Parco del Vulture rappresenta un’opportunità unica per promuovere lo sviluppo socio-economico sostenibile nell’area del Vulture-Melfese. I cittadini non possono accettare questo immobilismo e soprattutto non possiamo accettare che il parco resti sguarnito di una guida anche temporanea». «Per questo – conclude – chiedo che la Giunta Regionale ed il Consiglio Regionale si attivino urgentemente per nominare un Commissario “pro tempore” in attesa della nomina di un presidente. Auspico che si proceda ad un nuovo avviso per la nomina del Presidente dell’Ente di Gestione del Parco Naturale Regionale del Vulture. Nel frattempo mi farò sostenitore di una proposta di emendamento alla legge regionale 28/2017 “Istituzione del Parco Naturale Regionale del Vulture e relativo Ente di gestione” per quanto riguarda i commi che hanno generato il vulnus legislativo ed il blocco del Parco del Vulture».