SICUREZZA URBANA, CAMPANARO: «RAFFORZEREMO STRUMENTI PER ASSICURARE IL RISPETTO DELLA LEGALITÀ»
Soddisfazione del Prefetto di Potenza per le ultime due sedute del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica: «Segnale importante di un’accresciuta consapevolezza»
Il Prefetto di Potenza Michele Campanaro ha presieduto, nelle giornate di giovedì 23 e lunedì 27 febbraio, due sedute del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, riunito presso la sala Italia del Palazzo di Governo per l’ esame e l’approvazione dei progetti di videosorveglianza che i Comuni hanno candidato sui Fondi di Sicurezza Urbana del Ministero dell’Interno, per l’annualità 2022. Ad entrambe le riunioni hanno preso parte, oltre ai vertici provinciali delle Forze dell’Ordine e al vicesindaco della Città di Potenza, il dirigente della Zona Telecomunicazioni della Polizia di Stato per la Basilicata e i sindaci dei Comuni coinvolti (Abriola, Acerenza, Albano di Lucania, Atella, Avigliano, Balvano, Baragiano, Barile, Brienza, Calvello, Calvera, Carbone, Castronuovo, Chiaromonte, Corleto Perticara, Episcopia, Filiano, Forenza, Francavilla in Sinni, Gallicchio, Guardia Perticara, Lagonegro, Lauria, Lavello, Maratea, Marsiconuovo, Marsicovetere, Maschito, Melfi, Montemilone, Muro Lucano, Oppido Lucano, Paterno, Picerno, Pietragalla, Pietrapertosa, Pignola, Rapone, Rionero in Vulture, Rivello, Roccanova, Rotonda, Ruoti, Ruvo del Monte, San Chirico Raparo, San Chirico Nuovo, San Costantino Albanese, San Fele, San Martino d’Agri, San Severino Lucano, Sant’Angelo Le Fratte, Sant’Arcangelo, Satriano, Savoia di Lucania, Senise, Spinoso, Tito, Tramutola, Trecchina, Vaglio, Vietri di Potenza, Viggianello). Delle 62 richieste avanzate, 30 hanno ripreso progettualità già candidate e non finanziate su precedenti annualità, e 32 hanno proposto nuovi progetti per l’installazione di sistemi di videosorveglianza. Prima di approdare sui tavoli del Comitato, tutti i progetti sono stati sottoposti alla valutazione tecnica del rappresentante della Zona Telecomunicazioni e delle Forze del- l’Ordine e preceduti dalla sottoscrizione dei Patti per l’attuazione della sicurezza urbana. «Sono molto soddisfatto per le candidature pervenute – ha dichiarato il Prefetto Michele Campanaro – se si considera che rispetto allo scorso anno, a poche settimane dal mio arrivo qui a Potenza, abbiamo pressoché raddoppiato il numero delle adesioni al bando ministeriale. Segno di un accresciuto livello di consapevolezza degli Amministratori locali verso i temi della sicurezza in generale e di quella urbana in particolare, maturato al termine del primo ciclo dei Comitati itineranti per l’ordine e la sicurezza pubblica che hanno consentito, nel corso del 2022, il confronto diretto sul territorio con i 100 Primi cittadini della provincia». Il Prefetto ha pure ricordato che, nello mese di novembre 2022, era già stato approvato un importante progetto di videosorveglianza presentato dalla Città di Potenza, per un importo complessivo di € 250.000,00, a valere sui fondi messi a disposizione dal Ministero dell’Interno nell’ambito del P.O.C. – Programma Operativo Complementare “Legalità 2014-2020”. Nel corso delle due ultime sessioni di Comitato, i Sindaci hanno illustrato i contenuti delle progettualità proposte che mirano a rafforzare e modernizzare le reti già esistenti, con apparecchiature tecnologicamente più avanzate, quando invece non si tratti della realizzazione di un primo sistema di videosorveglianza. I 62 progetti approvati dal Comitato sono stati, quindi, trasmessi in mattinata al Ministero dell’Interno, che adesso redigerà la graduatoria nazionale utile ai fini dell’ammissione ai finanziamenti. «A prescindere dagli esiti della procedura ministeriale – ha concluso il Rappresentante del Governo – sono convinto che gli Amministratori locali vorranno proseguire sulla strada che è stata avviata del rafforzamento degli strumenti attuativi della sicurezza urbana, per assicurare la promozione del rispetto della legalità, le migliori condizioni di vivibilità, l’eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale e la riqualificazione ed il recupero delle aree degradate».