SINDACI UNITI NEL SOSTENERE I BENEFICIARI RMI E TIS, COSÌ ANCHE L’UNIONE DEI COMUNI DELL’ALTO BRADANO
Prosegue la manifestazione ad oltranza, giorno e notte, dei tantissimi lavoratori che chiedono soluzioni e risposte al presidente Bardi
«In qualità di Presidente dell’Unione dei Comuni Alto Bradano e a nome dei colleghi sindaci, esprimo il pieno sostegno ai lavoratori del Tirocinio di Inclusione Sociale e del Reddito Minimo di Inserimento dell’Alto Bradano che sono in presidio permanente davanti la Regione Basilicata». Con queste parole il Presidente Fernando Scattone, e Sindaco di Acerenza, riporta il messaggio di solidarietà espresso dall’Unione dei comuni che comprende Banzi, Forenza, Genzano di Lucania, Palazzo San Gervasio, San Chirico Nuovo, Tolve e la stessa Acerenza. L’Unione dei Comuni Alto Bradano si configura quale Ente di programmazione e gestione associata di servizi tra Comuni dell’intero territorio regionale. Un elenco corposo di servizi gestiti, che va dalla raccolta e smaltimento rifiuti alla mensa scolastica, dalla riscossione tributi al servizio trasporto, dal ser- vizio gestione finanziaria e amministrativa alla riscossione tributi, dai servizi sociali al servizio catasto, dallo sportello unico attività produttive, alla centrale di committenza appalti al servizio paghe del personale, oltre ad una serie di altri servizi in itinere e in programmazione, Protezione civile, canile comprensoriale e polizia locale. Ad esprimere il sostegno ai beneficiari Rmi e Tis in sit-in permanente, era stato anche il Sindaco di Anzi, Filomena Graziadei, nel cui comune sono ben 21. Così come il Sindaco di Tursi, Salvatore Cosma, che ha espresso pieno sostegno del suo Comune e molti altri Primi cittadini lucani. I beneficiari si sono mobilitati per l’ennesima volta davanti al Palazzo della Regione Basilicata, ma questa volta in una protesta ad oltranza h 24: Chiedono che intervenga il Governatore Vito Bardi sulle loro problematiche lavorative e chiedono soprattutto stabilizzazione. In oltre una dozzina hanno dormito in una tenda allestita in strada ed hanno in programma ulteriori iniziative di protesta con cortei presso l’Arlab, l’Agenzia Regionale Lavoro Basilicata, e alla Prefettura