TROTTA, È ANCORA POLEMICA: OLTRE LE MENSILITÀ ARRETRATE ADESSO TRATTIENE ANCHE GLI AUTOBUS

«Una sciagura è stata quella di aver fatto gestire il Servizio del Trasporto Pubblico Locale di Potenza alla Trotta, che ha distrutto tutte le regole su cui è fondato il settore, regole valide sin dal 1931». Incalza così la nota della Fit Cisl Basilicata a firma del segretario generale Sebastiano Colucci il quale dichiara che la Trotta Bus Service, gestore fino all’ottobre scorso del Servizio di Tpl nel capoluogo lucano, «oltre a non pagare le mensilità arretrate ai lavoratori ha trattenuto nelle sue casse anche il Tfr che dovrebbe essere versato agli ex dipendenti». Ma tra questi e – pare – tanti altri impegni presi e non rispettati dall’Azienda romana buone nuove e vecchi veleni si mischiano in casa Trotta: «Quando qualcosa sembra inimmaginabile la Trotta Bus ci stupisce – afferma il segretario generale della Fit Cisl Basilicata – e oltre a non pagare la mensilità di settembre 2022 e i vari ratei maturati, a dicembre 2022 ha incassato dal fondo di Tesoreria dell’Inps, il Tfr dei lavoratori, per un importo superiore al milione di euro, dichiarando falsamente di aver liquidato le somme ai lavoratori». Alla luce di questo Colucci informa di come abbia «espressamente richiesto un incontro alla III Commissione Regionale, per bloccare il pagamento dei fondi destinati alla Trotta Bus per l’anno 2022, considerato in primis che – spiega – il questa società ha ben fatto comprendere il male che vuole alla nostra Regione, e poi per il mancato rispetto di quanto previsto dall’Art.8 della legge n.9 del 2004, ovvero il passaggio obbligatorio tra gestori dei mezzi acquistati con contributo Regionale». Come spiega nel dettaglio il segretario generale della Fit Cisl di Basilicata «Trotta, contravvenendo ad ogni regola e legge, ha inteso di non vendere i mezzi al nuovo gestore Miccolis – l’azienda subentrata dal 1° ottobre scorso nella guida del Servizio di Trasporto Urbano di Potenza – perché l’importo di transa- zione è ritenuto troppo basso, non considerando che le leggi in Basilicata si rispettano, e che noi lucani – incalza Colucci – le faremo rispettare anche nella zona reputata franca dai Trotta, di via Castel di Leva a Roma, dove i regolamenti, le leggi non esistono». «Non comprendiamo – prosegue Colucci – come la fallimentare Azienda Trotta Bus, continui ad agire indisturbata a totale spregio dei territori che malauguratamente la ospitano, e per questo abbiamo avvistato tutti gli enti che hanno un contratto di servizio con questa chiamiamola Società, di mettere al sicuro i lavoratori, non pagando le fatture emesse». La Segreteria della Fit Cisl di Basilicata ha inoltrato una nota alla Procura della Repubblica di Potenza per «attenzionare i fatti che caratterizzano questa vicenda, con la speranza che in caso di illeciti vengano presi immediati provvedimenti». Ricordiamo che – notizia diffusa anche su queste colonne a fine gennaio – il Tribunale amministrativo regionale ha respinto il ricorso presentato dall’azienda Trotta contro il Comune di Potenza sulle procedure di affidamento al nuovo gestore Miccolis Spa. Il Tribunale ha ritenuto, infatti, legittimo l’affidamento e pare abbia persino condannato l’azienda Trotta al pagamento delle spese. Ricordiamo ancora che l’azienda romana avrebbe già in sospeso un debito di circa 2milioni e 400 mila euro che spetterebbero ai dipendenti potentini del trasporto pubblico. Colucci, dal canto suo, ringraziamo la Terza Commissione Regionale «per averci convocato celermente, cosi da poter esporre i fatti e ricercare una soluzione unitamente al sindaco di Potenza Mario Guarente e l’assessore comunale al Bilancio Gianmarco Blasi, che hanno già dimostrato interesse e apprensione nei confronti dei lavoratori del Trasporto Urbano di Potenza».