LEZIONE DAL DIRIGENTE SCOLASTICO : LICEO CLASSICO STATALE GIOSUÉ CARDUCCI – MILANO
La circolare del preside del liceo Carducci di Milano sullo striscione anarchico: «No alla logica da curva. Non dimenticate le bestialità nel vicino piazzale Loreto»
Con una bellissima lettera dal grande valore educativo, il dirigente scolastico del Liceo Carducci di Milano ha condannato il gesto “brutto brutale e violento” -seppure isolato- di ieri.
Ha espresso il suo dispiacere per le figure coinvolte, per gli studenti, per il personale scolastico perché non si riconoscono in quel linguaggio, in quei modi preoccupanti che rifiutano.
Ma ha anche ribadito il lavoro che ogni giorno si fa nella sua scuola per promuovere i valori della democrazia, della tolleranza e del pluralismo indicati nella Costituzione, mantenendo sempre spalancata la porta del dialogo educativo e del rispetto reciproco.
I dirigenti fanno il loro lavoro: condannano fermamente ciò che è violenza, suscitano una riflessione, promuovono il dibattito.
Ed è bello vedere anche le reazioni degli studenti che si sono dissociati proprio perché non si sono riconosciuti in quel gesto.
Si fa così! Firenze e Milano unite da un unico messaggio di grande di civiltà, di educazione.
Lezioni che vengono dalla scuola di cui dobbiamo essere orgogliosi
Lezioni che vengono da due dirigenti scolastici che ringraziamo.
LICEO CLASSICO STATALE GIOSUÉ CARDUCCI – MILANO
Via Beroldo, 9 – 20127 Tel. 022847232
Via Demostene, 40 – 20128 Tel. 0236554629
mipc03000n@istruzione.it; mipc03000n@ pec. istruzione.it
MIPC03000N – Cod.fiscale 80126650151
www.liceoclassicocarducci.edu.it
CIR. 258, 4/3/2023
STUDENTI / GENITORI / DOCENTI / PERSONALE TUTTO COMITATO GENITORI / ASSOCIAZIONE CARDUCCIANI
COMUNITÀ SCOLASTICA
Oggetto: Il nostro liceo.
Questa mattina, poco prima dell’inizio delle lezioni, sulla recinzione della scuola di fronte all’ingresso del liceo sono state affisse le immagini, capovolte, del Presidente del Consiglio e del Ministro dell’Istruzione e del Merito, e uno striscione, che i collaboratori scolastici hanno prontamente rimosso dopo pochi minuti.
Si tratta di un gesto, certo di qualche isolato, ma brutale, brutto, violento, pesante.
Sono innanzitutto dispiaciuto per le figure istituzionali coinvolte; sono dispiaciuto anche per tutti gli studenti del liceo, che hanno dovuto assistere a questo spettacolo misero mentre entravano a scuola, come ogni giorno.
Siamo tutti dispiaciuti perché non ci riconosciamo in questo linguaggio, in questi modi che sono per noi completamente inediti e preoccupanti e che rifiutiamo.
Gli studenti del liceo immediatamente si sono dissociati tramite i loro rappresentanti e la comunità scolastica tutta, studenti, docenti, non docenti, ex studenti – di tutte le età -condanna nel modo più netto l’atto di intimidazione avvenuto.
Il Liceo Classico Statale “Giosuè Carducci” di Milano è da sempre e sempre più uno spazio plurimo, aperto, pacifico: democratico!
Oggi abbiamo ricevuto un danno, doloroso, rispetto a tutto quello che in questa scuola si sta facendo e non vogliamo che i nostri studenti siano vittima di un circuito, banale, che banalizza la stessa lettura della realtà.
Continueremo come sempre e sempre più a promuovere i valori della democrazia, della tolleranza e del pluralismo indicati nella Costituzione, mantenendo sempre spalancata la porta del dialogo educativo, anche con chi, come in questo caso, eventualmente se ne è discostato, fermo restando l’impegno a cercare di individuare e perseguire le responsabilità del gesto.
In questa scuola si insegnano in modo rigoroso le materie di studio, ma, dico sempre che il Carducci è anche una scuola di politica, perché qui gli studenti hanno la possibilità di apprendere a praticare il culto della rappresentanza, del confronto, anche alla pari fra docenti e studenti, nella Commissione paritetica.
Vogliamo farlo insieme, imparando, creando forme nuove, senza rimanere incagliati in linguaggi vecchi, logori e cupi, che alzano muri.
Il carducciano è rigoroso e non accetta la logica da curva violenta.
La politica è passione, coraggio – rispetto assoluto – ma soprattutto preparazione, capacità di informarsi e argomentare, oltre lo slogan e anche oltre la retorica.
Siamo il liceo Classico più popoloso di Milano e della Città metropolitana, siamo il liceo di Piazzale Loreto, un luogo dove si sono consumate atrocità bestiali, uccisioni, sangue su sangue, vilipendio.
Il Carducci c’era già, dal 1932, il cosiddetto “liceo moderno”.
Si dovrebbe essere moderni e saper guardare al futuro, anche di questa stessa piazza, riprogettarla, perché non vi si respira, si muore sotto un camion andando in bicicletta. Questi sono gli argomenti.
Sono argomenti le azioni per rendere sempre migliore la scuola pubblica, per i suoi studenti, in un contesto globale, che sappia anche tener conto che in altre parti del mondo bambine e ragazze vengono avvelenate col gas quando vanno a scuola. Questi sono argomenti.
Negli ultimi tempi via Beroldo è diventata una specie di teatrino di pochi anonimi che nottetempo la imbrattano di slogan.
La strada sta per essere chiusa al traffico per diventare “strada scolastica” e c’è in progetto di arredarla e anche dipingerla, assieme agli studenti.
Vogliamo e dobbiamo difendere questo fare, questo agire da cittadini, questo nostro spazio comune.
È un’occasione da non perdere.
Scrive un nostro ex studente: “Posso solo immaginare gli umori dopo i cartelli e le notizie.
Sono sicuro che i ragazzi non c’entrino nulla. So anche che con il dialogo comunque riuscirete a far emergere tutti i possibili disagi che gli studenti sentono, come già avete avuto modo di dimostrare in passato.
I titoli dei giornali che parlano di “liceo Carducci” quando i cartelli sono di fronte al liceo (su un altro edificio) gettano una luce un po’ poco nobile ma… Davvero, io sono certo che ragazzi e genitori capiranno la qualità dell’ambiente, delle persone e delle proposte. Vedranno chiaramente che questa è ed è sempre stata la cifra distintiva del nostro Liceo.” Meritiamocelo.
Il Dirigente Scolastico, prof. Andrea Di Mario
Firma autografa sostituita a mezzo stampa al sensi dell’art.3, comma 2 del D/Lgs.n.39/1993
#sapevatelo2023
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