BENVENUTO MATTARELLA
Il Dg Arpab Ramunno: «40 anni di studio e ricerca che devono proseguire». La Basilicata pronta ad accogliere il Capo dello Stato che ritorna a Potenza dopo 23 anni per il 40ennale Unibas
L’Università degli Studi della Basilicata si appresta a ricevere oggi la visita del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, della ministra dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini e delle Riforme Istituzionali Maria Elisabetta Casellati, i quali hanno accolto l’invito del rettore Ignazio Marcello Mancini a partecipare all’inaugurazione dell’anno accademico 2022-2023 e festeggiare i 40 anni dalla fondazione dell’Ateneo lucano, tenuto a battesimo dal presidente Sandro Pertini, in quale nel 1983 firma il decreto per l’approvazione dello Statuto del nuovo Ateneo: il 23 novembre 1983 fu lo stesso Pertini a inaugurare l’anno accademico 1983-1984, avviando di fatto le attività dei nove corsi di laurea. La cerimonia è prevista per questa mattina alle 11 nell’aula Quadrifoglio del polo del Francioso – la sede storica del polo universitario lucano in via Nazario Sauro, a Potenza – dove, dopo i rituali saluti istituzionali anche da parte del presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, ci sarà il discorso inaugurale del rettore, gli interventi del presidente del Consiglio degli studenti, Davide di Bono, e della responsabile del settore affari generali, Antonella Racioppi, e due momenti particolarmente significativi quali la testimonianza dell’attivista per i diritti umani e digitali, Pegah Moshir Pour, dal tema “Università è libertà”, e la prima lezione accademica del professore Fabrizio Caccavale sulla robotica. Per Mattarella sarà la prima volta da Capo dello Stato a Potenza. Le sue precedenti visite in regione in veste da Presidente della Repubblica sono state sempre a Matera: nel 2017 in occasione dell’inaugurazione della Cattedra “Jacques Maritain” e nel 2019 per l’apertura dell’Anno Europeo della Cultura. L’ultima volta nel capoluogo di regione con un ruolo istituzionale, invece, nel 2000 in qualità di ministro della Difesa. E di quest’ultima occasione ne fa oggi un mirabile ricordo Rocco Galasso presidente provinciale di Potenza e Matera dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci: «Quel giugno 2000 – dichiara – era ministro della Difesa e in quell’occasione fece visita alla Caserma Lucania, all’epoca sede del 91° battaglione. Lo portò Peppino Molinari – racconta Galasso – che era componente della Commissione Difesa. Era a rischio la chiusura del Battaglione, che riuscirono a salvare. Ma nove anni dopo, come noto, il glorioso battaglione venne soppresso». «La venuta di Mattarella – prosegue il presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci – fece seguito alla petizione fatta dalle Associazioni Combattentistiche e d’Arma per scongiurare la chiusura del reparto militare. In tale occasione ebbe il privilegio di illustrare a Mattarella l’intera sala storica con importanti cimeli. Ebbi da lui la massima attenzione su ogni dettaglio che andai ad illustrargli e rimase molto colpito dai cimeli garibaldini in esposizione tra le vetrine del Museo», conclude Galasso.