AttualitàBasilicata

TELECAMERE NAZIONALI ACCESE AD ACERENZA

Scattone: «Due programmi che evidenzieranno a milioni di spettatori la bellezza dei luoghi e delle aziende»

«Due grandi appuntamenti per Acerenza, con la promozione sui media nazionali, prima con TV2000 e subito dopo RAI1». Con entusiasmo il Sindaco Fernando Scattone annuncia le riprese, delle due emittenti nazionali, che racconteranno all’Italia intera le bellezze della cittadina acheruntina.
«Le telecamere del programma “Borghi d’Italia” hanno visitato nel week end il borgo lucano per registrare la puntata che andrà presto in onda su Tv2000 – prosegue il Sindaco- e venerdì 10 marzo sarà la volta di RAI1 per la trasmissione “Linea Verde”. Due programmi seguiti da milioni di telespettatori che sapranno ben evidenziare lo spettacolo e la bellezza dei nostri luoghi e delle nostre aziende. Due eccellenti appuntamenti di promozione televisiva che ci lasciano confidare in una buona ripartenza turistica già dalla prossima primavera/estate».
Acerenza non è nuova ai grandi schermi televisivi, le riprese nazionali avevano difatti già acceso i riflettori sulle bellezze artistiche, la storia, il folklore, e l’enogastronomia locale.
Acerenza è una delle più antiche città della Basilicata: «Le origini di Acerenza risalgono al Paleolitico Medio e sono stati ritrovati reperti riferibili all’Uomo di Neanderthal, così come testimonianze delle prime tribù degli Oschi, anche se le testimonianze maggiori sono però di epoca Tardoantica. Dopo la caduta dell’Impero Romano divenne una delle roccaforti dei Goti, in seguito contesa tra Longobardi e Bizantini. Le Mura romane e tardo antiche sono inviolate fino al 788 d.C. quando l’imperatore Carlo Magno le fa abbattere assieme a quelle di Salerno e Conza. Con un salto temporale dal 1363 al 1377 il futuro papa Urbano VI reggerà la cattedra metropolita acheruntina. Nel 1593 il re Filippo II di Spagna istituisce il Ducato di Acerenza, ed ancora sede del Giudicato di Pace nel periodo napoleonico e capoluogo di circondario. Dall’Unità d’Italia fu sede degli Uffici del Registro e Imposte Dirette e del Collegio Elettorale, di Pretura e Carcere mandamentale».

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