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CHIETI: NONNO UCCISO A BOTTE, ASSOLTO NIPOTE 15ENNE

Per i giudici al momento del delitto era incapace di intendere e di volere

Assolto perché incapace di intendere e volere al momento del fatto a causa dei problemi psichiatrici di cui soffre e sottoposto alla misura di sicurezza del collocamento immediato in una comunità terapeutica. Si è chiuso a L’Aquila il processo con il rito abbreviato al 15enne di Bucchianico (Chieti) che l’8 luglio 2022 uccise dentro casa il nonno, 78 anni, colpendolo con pugni, calci, sedie e un aspirapolvere. Un’udienza durata circa un’ora e mezzo, durante la quale è stata esaminata la perizia, oltre all’incapacità di intendere e di volere, è emerso che il 15enne è capace di stare in giudizio ed è socialmente pericoloso. Nelle prossime ore il ragazzo lascerà l’istituto penitenziario di Casal del Marmo per raggiungere la comunità. Il quindicenne, del quale il nonno materno era affidatario, è accusato di omicidio volontario. Secondo l’accusa continuò a infierire sul corpo del nonno ormai inerme a terra.

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