CronacaMolise

TERMOLI, PICCHIATE E COSTRETTE A PROSTITUIRSI

In manette due uomini romeni per violenza sessuale, tratta di persone, favoreggiamento e sfruttamento prostituzione

Fatte arrivare in Italia con la promessa di un futuro migliore, sono state sequestrate e costrette a prostituirsi. Un inferno fatte di minacce e botte quello da cui la Polizia ha salvato due giovani donne, una delle quali in gravidanza. Così sono stati arrestati in flagranza due romeni, ritenuti responsabili dei reati di riduzione e mantenimento in schiavitù aggravata, violenza sessuale, tratta di persone, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione ai danni di due loro connazionali.

La vicenda

Lo scorso 28 febbraio, a seguito di segnalazione del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, gli uomini della Squadra Mobile di Campobasso si sono recati immediatamente sul posto, riuscendo a rintracciare l’appartamento, nel quale hanno constatato l’effettiva presenza di due giovani donne. Una delle donne era riuscita a chiedere aiuto segnalando alla Polizia romena, tramite Facebook, di essere stata sequestrata e costretta a prostituirsi nella cittadina adriatica, in un’abitazione adibita a “casa di appuntamenti“.

Le ragazze hanno riferito agli agenti di essere giunte da poco in Italia, con la promessa e la speranza di ottenere un lavoro, ma in breve tempo si sono rese conto dell’inganno di cui sono state vittime, trovandosi costrette a prostituirsi e a subire da parte dei due uomini continue percosse e gravi minacce, anche nei riguardi dei loro familiari rimasti in Romania. A seguito delle dichiarazioni raccolte, gli agenti hanno immediatamente fatto scattare le ricerche dei presunti malviventi che, grazie alla descrizione fornita, sono stati individuati e fermati. I successivi accertamenti svolti e il materiale rinvenuto e sequestrato, tra cui denaro e telefoni cellulari, hanno consentito di appurare che l’attività criminale dei due era arrivata a un livello molto avanzato. Tramite siti on-line, infatti, gli indagati pubblicizzavano l’attività di prostituzione nell’appartamento termolese e ricevevano i relativi proventi, anche mille euro al giorno, personalmente o attraverso bonifici bancari.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti