POTENZA, AUTOVELOX DELLA DISCORDIA ROMANO DENUNCIA LE IRREGOLARITÀ
Secondo quanto denunciato dall’Aifvs in VI Commissione: «Il Comune di Potenza non può sanzionare l’eccesso di velocità sulla SS7 Basentana di competenza dell’Anas»
La querelle riguardante l’autovelox installato lungo la Strada Statale 7 VAR/B, al km 466+745 all’ingresso di Potenza Est sembra che non si placherà a breve. Se da una parte – dopo che hanno iniziato a spuntare come funghi in autunno i vari ricorsi presentati da molti degli automobilisti immortalati dall’occhio elettronico mentre sfrecciavano al di sopra dei 70km/h di velocità imposti su quel tratto di strada -l’Amministrazione Guarente impugnerà in Tribunale le sentenze del Giudice di Pace che ha invece annullato le multe agli automobilisti lungo Varco d’Izzo, dall’altra è saltata fuori una anomalia – quasi divertente – sul luogo in cui è installato il rilevatore di velocità.
PIÙ CHE UN DISSUASORE PER LA SICUREZZA STRADALE, UNA BARZELLETTA
Audito lunedì in VI Commissione permanente del Comune di Potenza in qualità di presidente provinciale di Potenza dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada (a), l’avvocato Grazia Antonio Romano ha segnalato nuove criticità su quel preciso autovelox affinchè «si possa garantire sempre più la sicurezza stradale». La notizia ha contorni piuttosto netti e, in estrema sintesi, come spiega l’avv. Romano, è questa: «L’art.12 del Codice della Strada (comma 1, lettera e) ben definisce che “l’espletamento dei servizi previsti” dal regolamento spetti alla Polizia Stradale e, quindi, ai corpi e ai servizi di Polizia Municipale “nell’ambito del territorio di competenza”. Pertanto – evidenzia Romano – stando a quanto previsto da tale regolamentazione, la Polizia Municipale del Comune di Potenza non potrebbe sanzionare il potenziale eccesso di velocità sulla SS407 Basentana essendo questo di competenza dell’Anas. Tant’è che in occasione del sinistro – avvenuto lo scorso 11 gennaio – sono intervenuti i Carabinieri e non la Polizia Municipale e i lavori di ripristino sono stati effettuati dall’Anas». Spiega, infatti, il presidente provinciale dell’Aifvs che «la postazione fissa dell’autovelox è allocata sulla “complanare” territorio di compentenza comunale e non poteva essere diversamente – evidenzia – non potendo l’ Anas e nè altra Istituzione autorizzare l’installazione in proprio territorio dell’autovelox e nè autorizzare alcuno a elevare sanzioni in territorio di propria competenza in violazione di quanto disposto nelle norme del Codice della Strada». Inoltre, sempre secondo quanto riportanto in VI Commissione dall’avv. Romano «l’ autovelox installato non risulta omologato ma semplicemente autorizzato, imponendo un limite di velocità che sulle strade extraurbane secondarie è stabilito a 90km/h ma che nel caso della località Varco d’Izzo SS 7 VAR/B direzione Potenza al km466+745 della SS 7 Basentana è disposto a 70km/h». Questa la velocità oltre la quale scatta la sanzione. Una velocità che pare decisamente surreale rispetto al luogo dove è posizionata: un tratto a due corsie per senso di marcia, autostradale nei fatti, con un limite posto a 90 km/h su tutto il percorso, tranne che nel luogo dove è posizionato l’occhio elettronico installato dal Comune di Potenza. Ma non è soltanto il limite a sembrare irrazionale ma anche il posizionamento dello stesso rilevatore di velocità nonchè dell’annessa segnaletica: «L’installazione dell’autovelox – afferma Romano – per sanzionare i contravventosi trae il suo fondamento in una non segnalata e discutibile confluenza che sprovvista di idonea corsia di accelerazione dalla complanare fa immettere gli automobilisti direttamente alla SS 407». Considerando poi che «la presenza dell’autovelox per controllare elettronicamente la velocità viene segnalata – una prima volta – all’inizio della doppia curva a S a 1.900 m di distanza, successivamente – una seconda volta – a 750 m di distanza dopo la seconda curva, poi appare un segnale di limite di velocità a km/h 70 e – una terza volta – si osserva un cartellone che indica che a 430 m è posizionato l’autovelox», sottolinea Romano che evidenzia come «al termine del rettilineo però dell’autovelox non vi è nessuna traccia o meglio. ad occhio attento. si nota un macchinario allocato sulla complanare e non sulla sede SS407. Insomma – enfatizza Romano – la presenza della confluenza che immette dalla complanare alla SS 407 non è segnalata come si dovrebbe. Una vera e propria anormalità», conclude il presidente provinciale di Potenza dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada (AIFVS).