AttualitàPuglia

ANDRIA, L’INQUINAMENTO E “SCHERZI A PARTE”

Un incontro fra Comune, Asl e Arpa per smentire i dati diffusi da Legambiente che hanno messo alla berlina la città

Andria città inquinata? Ma no, dai: abbiamo scherzato.

Dopo che Legambiente ha messo la città federiciana alla berlina su scala nazionale, diventa “ufficiale” la mezza bufala che ha fatto imbestialire sia i pasdaran dell’ecologismo ideologico e sia gli ottimisti sporcaccioni in servizio permanente effettivo.

Durante un incontro tenuto celato ai giornalisti (informati solo a cose fatte), l’Amministrazione comunale, esponenti della Asl Barletta – Andria – Trani e dell’Arpa Puglia si sono stretti nella stigmatizzazione dei dati diffusi dall’associazione ambientalista, secondo i quali Andria sarebbe una delle dieci città più inquinate d’Italia.

E allora cosa è accaduto? Semplice: la centralina di monitoraggio è ubicata nel cuore del cantiere per l’interramento della ferrovia Bari – Nord (sta lì da sempre!) e non è stata possibile spostarla – malgrado il Comune di Andria ne avesse fatta esplicita richiesta prima che partissero i lavori – perché la localizzazione delle centraline rientra in uno specifico piano regionale.

L’Arpa avrebbe precisato che quei dati finiti poi nel report “Mal’Aria” non erano stati il frutto di una formale richiesta da parte di Legambiente, bensì di un loro utilizzo senza quel processo di analisi delle circostanze nelle quali si sono determinate le concentrazioni dei parametri.

Di fatto, insomma, ad Andria non esiste alcuna emergenza ambientale. Ma intanto il danno d’immagine è fatto e nessuno, come sempre, ne risponderà.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti