BILANCI DEI GRUPPI CONSILIARI, FINE 1° TEMPO: BENE, MA NON BENISSIMO

Rendiconti dei gruppi consiliari regionali relativi all’esercizio finanziario 2022: concluso il 1° step della bifasica procedura di controllo da parte della Corte dei Conti di Basilicata che sui bilanci tra- smessi da via Verrastro lo scorso febbraio, ha comunicato i rilievi emersi. Per gli adempimenti fina- lizzati alla regolarizzazione dei rendiconti, per la produzione della documentazione carente e per il deposito delle risposte istruttorie, è scattato il conto alla rovescia: i capi- gruppo hanno 30 giorni di tempo. C’è chi, come Trerotola di Prospettive lucane, non ha al momento nessuno contestazione economica, ma l’onere, tuttavia, di forni- re sia la copia del contratto relativo all’affidamento della consulenza per la gestione del personale che la relativa fattura, oltre che la documentazione relativa al rapporto di collaborazione intrattenuto con i «signori omissis» al fine di verificare la congruità dei compensi. Cifarelli del Partito democratico, invece, deve chiarire su una decina di bonifici relativi ad altrettante fatture, tra cui anche a ditte. Per esempio in una non c’è alcun riferimento alla causale relativa ai servizi ed o alle prestazioni rese ed o ai beni, di conseguenza non possibile verificare la causale al fine di accertarne la correlazione alle attività istituzionali del gruppo consiliare. Da chiarire anche i rapporti economici con un consulente che, non risulterebbero proroga, aveva il contratto fino al maggio del 2019. Ordine nella documentazione, anche per “Italia viva-Renew Europe”, soprattutto in relazione ad una collaboratrice candidata alle elezioni amministrative ed eletta consigliere comunale del Comune di Policoro, il cui compenso sulla carta era stato sospeso, ovvero ridotto durante il periodo elettorale e fino alla proclamazione degli eletti, ma che poi, invece, comunque sarebbe stata pagata nel periodo in contestazione, maggio e giugno 2022. Pochi chiarimenti per il Movimento 5 stelle: su circa mille euro a un collaboratore e sul fatto che dell’estratto conto è emerso che il saldo finale al 3 gennaio scorso è stato pari a 37mila e 846 euro. I pentastellati devono specificare la natura dell’importo depositato sul conto corrente intestato al Gruppo considerato quanto dichiarato nella relazione illustrativa al rendiconto in ordine all’entità del fondo Naspi e Tfr al 31 dicembre 2022 per gli anni 2020 e 2021, complessivi 15 mila euro. Per il Guppro Misto, a non tornare i poco meno di 3mila euro delle buste paga di dicembre. La Corte dei Conti non è convinta che la spesa sia espressamente riconducibile all’attività istituzionale del gruppo poichè emerso «rimborso utenze domestiche» effettuato in busta paga ai collaboratori che hanno presentato un’apposita «dichiarazione delle spese sostenute per utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale». Basilicata positiva per Bardi presidente, a gennaio ha già restituito mille e 400 euro, ne residuerebbero circa altrettanti 400, e deve chiarire su altri 700 euro. Spacchettata la situazione per Fratelli d’Italia che ha avuto due Presidenti, Vizziello da gennaio a febbraio dell’anno scorso, e poi Coviello. ed ha redatto 3 distinti rendiconti. Sul secondo, FdI deve trasmettere bonifici ed o ricevute riportanti le causali degli addebiti ed attestanti l’avvenuta restituzione al Consiglio Regionale della somma di 19mila e 230 euro. Per Forza Italia, sia le spese di personale sia le spese di funzionamento sono risultate superiori al- le rispettive entrate facendo registrare per un complessivo saldo finale negativo di meno 3 mila e 500 euro, già, però, quasi totalmente ripiano con 2 versamenti. Mancano circa 400 euro. Nessuna anomalia riscontrata dalla Corte dei Conti, invece, per i gruppi consiliari “Idea” e “Lega”.