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VIVI SENZA MACCHIA : METTI IN CHIARO LA TUA VISTA

Nel glaucoma congenito il sistema di scarico funziona male dalla nascita, e causa un aumento della pressione oculare fin dalle primissime fasi della vita. Questo tipo di glaucoma fortunatamente è raro: colpisce un neonato ogni diecimila

Il #Glaucoma è una malattia dell’occhio che non dà sintomi se non in fase avanzata, quando i danni non sono più recuperabili

Se viene scoperto in tempo, la cecità può essere evitata.

VIVI SENZA MACCHIA ; METTI IN CHIARO LA TUA VISTA

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Il glaucoma è una malattia dell’occhio che non dà sintomi se non in fase avanzata, quando i danni non sono più recuperabili. Se viene scoperto in tempo, la cecità può essere evitata. Effettua una visita da un medico oculista, non rimandare!

Cos’è?

Il glaucoma è una malattia degli occhi che danneggia il nervo ottico, spesso associato a un aumento della pressione oculare.

È una malattia rara?

No. Il glaucoma è la principale causa di cecità irreversibile nel mondo. Colpisce circa 1 milione di persone in Italia, ma almeno la metà non lo sa.

Quali sono i sintomi?

Il glaucoma dà sintomi solo in fase avanzata, quando i danni non sono più recuperabili. Causa una riduzione progressiva e irreversibile della vista, che può condurre alla cecità. La progressione della malattia è così lenta che il paziente non si accorge di nulla.

 

 

 

 

 

 

 

Che cos’è il glaucoma?

Il glaucoma è una malattia neurodegenerativa che porta dei danni irreversibili alla vista.

Come mi accorgo di avere il glaucoma?

Purtroppo, non te ne accorgi.

O meglio, essendo una malattia lenta e insidiosa, quando te ne accorgi il danno è già avanzato. In quei casi, la vista è offuscata e si vedono delle ombre ai lati, come se si portasse un paraocchi. Nessun tipo di occhiale riesce a migliorare la vista in maniera significativa. Se la malattia non viene curata, progredisce fino alla cecità totale.

In rari casi, il glaucoma si presenta in forma eclatante ed è impossibile non accorgersene (vedi la sezione “glaucoma ad angolo chiuso”)

È una malattia rara?

No. Il glaucoma è la causa più frequente di cecità irreversibile. Si stima che in Italia ne siano affette 1 milione di persone. Se consideriamo le stime mondiali, arriviamo a 76 milioni di persone.

Come fa il glaucoma a danneggiarmi la vista?

L’occhio è il mezzo che riceve la luce dal mondo esterno, mentre il cervello è l’organo che interpreta la luce e la trasforma in esperienze visive.

Tra l’occhio e il cervello esiste un “cavo” di connessione che si chiama nervo ottico.

Nel glaucoma, il danno avviene proprio a livello delle cellule e delle fibre che compongono questa struttura.

Nella maggior parte dei casi, il nervo ottico viene danneggiato da un aumento della pressione oculare, anche se in realtà i meccanismi che portano alla perdita della vista nel glaucoma sono tanti e complessi.

Cos’è la pressione oculare?

All’interno dell’occhio è presente un liquido trasparente (umore acqueo) che viene continuamente prodotto e riassorbito. Quindi, l’occhio si può paragonare a un piccolo serbatoio, con un “rubinetto” (processi ciliari) e uno “scarico” (trabecolato) sempre aperti.

Se però lo scarico non funziona, ci sarà un aumento del liquido e della pressione all’interno del serbatoio. Questo rialzo di pressione è una delle cause che può portare al glaucoma.

Il tuo oculista può misurare la pressione dell’occhio con un semplice esame (tonometria oculare) e verificare che non sia troppo alta.

Non ho nessun fastidio agli occhi. Perché devo farmi misurare la pressione oculare?

Quasi mai la pressione oculare elevata dà segno di sé. Solo l’oculista può assicurarti che la tua pressione oculare sia normale, valutandola insieme ad altri parametri.

L’oculista mi ha detto che ho la pressione oculare alta. Vuol dire che ho il glaucoma?

Non necessariamente. La pressione oculare alta è solo un fattore di rischio per sviluppare il danno, ed è solo uno dei parametri che l’oculista tiene in considerazione. Il glaucoma può insorgere anche con una pressione oculare considerata “normale” (vedi sezione “glaucoma a pressione normale”). Alcune persone, invece, pur avendo una pressione oculare leggermente più alta del normale non svilupperanno mai il glaucoma per tutta la vita e non avranno mai bisogno di terapie.

Ci vedo bene, devo fare comunque la visita oculistica?

Non è una buona idea aspettare di veder male per fare una visita oculistica.

Il glaucoma, per sua natura, non dà segno di sé finché non ha causato danni irreversibili alla vista.

Quando il glaucoma ha creato delle ombre scure, queste non possono più essere eliminate. La terapia serve a mantenere la vista che è rimasta per impedire la cecità.

L’unica arma che abbiamo a disposizione per evitare il danno alla vista è la prevenzione.

Per questo motivo la visita oculistica va fatta abitudinariamente, anche se ci sembra di vedere bene, e anticipata in caso di disturbi specifici.

Bisogna essere particolarmente scrupolosi se ci sono casi di glaucoma in famiglia.

Cosa posso fare per evitare il glaucoma?

È importante non mettere gocce oculari senza indicazione medica. Alcune gocce o pomate per gli occhi contengono dei medicinali che possono alzare la pressione oculare e, nel lungo tempo, causare il glaucoma. Vanno quindi usate sotto controllo medico.

Se ricevi un colpo su un occhio, anche non particolarmente forte, fatti vedere dall’oculista. I traumi possono causare diversi problemi oculari, tra cui anche il glaucoma.

Sempre più studi scientifici stanno dimostrando che uno stile di vita sano aiuta a prevenire tutte le malattie, glaucoma compreso.

Quali sono i fattori di rischio per il glaucoma?

Il fattore di rischio più importante è la pressione oculare alta. Per questo va misurata ad ogni controllo oculistico.

Le probabilità di sviluppare il glaucoma aumentano con l’età: è più raro nei giovani e sempre più comune man mano che l’età va avanti. Anche chi è diabetico è più a rischio rispetto a chi non lo è.

La miopia è un altro fattore da considerare: maggiore è la miopia, maggiore è la probabilità di sviluppare il glaucoma.

Anche l’etnia ha un suo ruolo: alcune forme di glaucoma sono molto comuni nelle persone di origine africana, altre in quelle di origine asiatica.

Che esami devo fare per capire se ho il glaucoma?

Solo il medico oculista può diagnosticarti e curarti il glaucoma. Per capire se c’è la malattia, è fondamentale una visita oculistica completa con l’esame del fondo oculare e la misurazione della pressione dell’occhio. Nei casi sospetti, si esegue un esame del campo visivo. Altri esami utili sono la pachimetria corneale, la gonioscopia e la tomografia a coerenza ottica (OCT). Chiedi al tuo oculista per ulteriori informazioni su questi esami!

Che cos’è l’esame del campo visivo?

È un esame che serve per capire se, fissando un punto davanti a te con la testa ferma, riesci a vedere ciò che ti sta attorno con la coda dell’occhio. Nel glaucoma è un esame indispensabile, perché spesso è proprio la visione laterale che viene lentamente compromessa, senza che il paziente se ne accorga.

Come si cura il glaucoma?

Per curare il glaucoma, l’oculista può utilizzare una terapia laser, che non richiede l’accesso in sala operatoria, oppure delle gocce che devono essere messe tutti i giorni.

Se il laser o le gocce non sono sufficienti, l’oculista ha a disposizione numerosi interventi chirurgici che possono essere usati a seconda del caso, e che sono comunque mirati ad abbassare la pressione dell’occhio.

Ricordiamo però, che le terapie servono solo a frenare la progressione della malattia, e non esistono rimedi per recuperare quello che si è perso. Diffida di chi suggerisce cure miracolose.

La comunità scientifica si sta impegnando per trovare, in futuro, una cura che possa rigenerare le strutture nervose danneggiate e recuperare la vista perduta.

Un mio familiare ha il glaucoma. Lo avrò anch’io?

Avere un familiare affetto da glaucoma non ti dà la certezza che lo svilupperai anche tu. Tuttavia, se è un familiare stretto, il rischio è aumentato rispetto alla popolazione generale e quindi è importante fare visite di prevenzione. Se il glaucoma è diagnosticato per tempo, le probabilità di diventare ciechi nell’arco della vita sono drasticamente ridotte.

Quanti tipi di glaucoma esistono?

Tanti! Qui parleremo solo di quelli più “famosi”.

Glaucoma ad angolo aperto

È la forma più comune. In questi casi lo “scarico” che fa defluire il liquido all’interno dell’occhio, è aperto ma non funziona bene.

La malattia si sviluppa lentamente e non dà sintomi finché non si presentano danni permanenti.

Glaucoma ad angolo chiuso

In alcuni occhi, lo “scarico” è un po’ più stretto del solito.

In questi casi l’occhio può subire un lento e costante aumento della pressione (glaucoma cronico ad angolo chiuso).

Questo evento passa inosservato, come nella forma ad angolo aperto.

In altri casi, però, lo “scarico” si chiude all’improvviso e la pressione oculare si alza in modo repentino. Quando questo si verifica, è una cosa che non passa inosservata: spesso il paziente deve recarsi al pronto soccorso.

I sintomi sono:

· dolore violento all’occhio colpito

· forte mal di testa dal lato dell’occhio colpito

· nausea, vomito

· senso di svenimento

· offuscamento della vista

· aloni attorno alle luci

Questo evento si chiama attacco acuto di glaucoma, e può avere effetti devastanti sulla vista se non viene prontamente riconosciuto e trattato dall’oculista.

Nei casi di angolo stretto, l’oculista può ridurre la probabilità che venga l’attacco acuto di glaucoma quando l’occhio è ancora in buona salute. Per farlo, può eseguire uno specifico trattamento laser, che viene eseguito senza necessità di andare in sala operatoria.

Glaucoma a pressione normale

In questo tipo di glaucoma, il nervo ottico si danneggia anche se la pressione oculare non è particolarmente alta. Nonostante ciò, è stato dimostrato che ridurre la pressione oculare ha un effetto protettivo anche in questi casi.

Glaucoma congenito

Nel glaucoma congenito il sistema di scarico funziona male dalla nascita, e causa un aumento della pressione oculare fin dalle primissime fasi della vita. Questo tipo di glaucoma fortunatamente è raro: colpisce un neonato ogni diecimila.

Il bambino con glaucoma congenito ha:

· fastidio alla luce (fotofobia)

· lacrimazione eccessiva (epifora)

· occhio grande, sporgente e “opaco” (buftalmo)

Ogni sintomo sospetto deve indurre i genitori a portare prontamente il bambino dall’oculista.

Ho il glaucoma, ma le gocce che mi ha prescritto l’oculista non mi fanno vedere meglio. Posso smetterle?

No, è una pessima idea!

La terapia del glaucoma non serve a migliorare la vista, e non dà nessun effetto di cui ti puoi rendere conto.

Anche se non te ne accorgi però, le gocce riducono la pressione oculare e impediscono alla tua situazione di peggiorare.

Le gocce oculari sono farmaci a tutti gli effetti e come tali vanno gestite da un medico.

Se quelle che metti ti danno disturbi, parlane col tuo oculista, ma non smetterle mai di tua iniziativa.

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