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L’APPLAUSO DA POLITICA E SOCIETÀ

Gli interventi dei tanti presenti per il «giusto riconoscimento» all’«impegno» e all’«opera» di Nino Postiglione

È certamente importante il ricordo di un familiare, nonché di un potentino illustre. Ma il senso di questa, come di altre, intitolazioni è di ricordare l’importanza della libertà di stampa e di quel- l’articolo 21 della Costituzione italiana del quale oggi con una certa facilità facciamo vezzo ma che, non troppo tempo fa, negli anni ’70 era un tabù. Non si potevano fare le radio libere, le emittenti privare non potevano fare trasmissioni televisive e radiofoniche, non si potevano ave- re di certo una serie di libertà che oggi noi diamo per scontate come ad esempio l’uso dei social net- work, ma che sono state conquistate negli anni attraverso l’attività di pionieri, come la bonanima di mio padre – primo a livello nazionale – e altri come Vasco Rossi a Zocca, Peppino Impastato a Cinisi che con la sua “Radio Out” ha denunciato la Mafia fino a scotto della vita. E occasioni come queste, dunque, servono an- che per ricordare che la “Mafia 

Giuseppe Postiglione con Luppino, Fanelli e Polese durante lo svelamento della targa è una montagna di merda”». Postiglione nel su discorso non manca di ringraziare i consiglieri regionali e «a quanti si sono impegnati ad accogliere la mozione», oltre che «a tutte le Istituzioni presenti, comprese quelle del mondo dell’imprenditoria e dei professionisti della comunicazione e non solo, che prima di rappresentare tutto questo sono “amici” che hanno sostenuto e condiviso in qualche modo il senso di quell’anelito di libertà che dall’inizio degli anni ‘70 la figura di mio padre ha rappresenta- to per la Basilicata. Detto questo, quale testimonianza possiamo dare oggi? Quella che siamo orgogliosissimi, io e la mia famiglia in primis, di ricordare la figura di mio padre ma non in quanto parente : lo sono e lo siamo- e lo ripeto in tutte le manifestazioni come queste in giro per la regione e l’Italia – come personificazione e monito per quelle lotte alla libertà che non devono essere dimenticate e date per scontate. Non è la celebrazione di una persona fisica, ma di quanti in quegli anni si sono battuti per diritti oggi considerati inalienabili. Iniziative come queste oggi sono necessarie per comprendere come tante libertà – come quella di libera opinione, comunicazione e informazione – sono eredità di persone come mio padre, Nino Postiglione, che si sono battute affinchè fossero normalità. Ecco, se noi proseguendo nel ricordare tutto questo con questo “sentire” e con questi valori, allora, avremmo fatto qualcosa di altrettanto importante anche noi sulla Terra per i nostri figli e per le generazioni che verranno affinché possano contare su un futuro migliore», conclude nel suo intervento all’interno del Palazzo della Giunta della Regione Basilicata di via Verrastro, l’editore di Cronache Giuseppe Postiglione



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