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L’AMMINISTRAZIONE BENNARDI È ALLE PRESE CON IL COMPLICATO RISIKO DELLA 3ª GIUNTA

Pur di non soccombere e continuare ad avere i numeri il sindaco di Matera ha messo in piedi una variopinta coalizione

Dopo due anni e mezzo di amministrazione il sindaco Domenico Bennardi è alle prese con il complicato risiko della sua terza giunta. Mettere a posto tutte le caselle è operazione tutt’altro che facile essendo completamente stravolto il quadro politico. Infatti, pur di non soccombere in Consiglio comunale e continuare ad avere i numeri per restare in sella, Bennardi ha messo in piedi una aggregazione che ve- de insieme una variopinta coalizione che va dai Verdi e Socialisti alla Lega Salvini, passando per un pezzo di sinistra (Angelo Cotugno e Michele Paterino che si vorrebbero riavvicinare al Partito Democratico) e Azione (il consigliere Biagio Iosca ha lasciato il Psi ed ha preso la tessera del partito di Calenda); in mezzo c’è il M5S di Bennardi e Antonio Materdomini. Proprio la poltrona di presidente del consiglio sulla quale siede Materdomini è tra le più ambite nell’ambito del rimpasto. Ma i no- ve posti in giunta e la postazione della presidenza non sembrano sufficienti a soddisfare le pretese dei vari gruppi e consiglieri, e la confusione aumenta con Santochirico deciso ad un ruolo da protagonista: prima ha convocato i gruppi di Verdi, Psi e Campo democratico per farsi dare una investitura ed una legittimizazione a trattare, dopo si è messo a contattare personalmente anche i consiglieri di opposizione. Hanno ricevuto le sue telefonate anche il consigliere Angelo Lapollla (eletto in Consiglio insieme al candidato sindaco del centrodestra Rocco Sassone) e le consigliere comunali Filomena Tosti e Cinzia Scarciolla, le prima ad abbandonare la maggioranza: per convincerle, Santochirico avrebbe addirittura offerto la presidenza del consiglio, ma l’offerta è stata gentilmente rispedita al mittente. Le ipotesi per sbrogliare la matassa sono diverse: quella alla quale lavora Santochirico vede la consigliera Maria Cristina Vi- saggi al posto di Materdomini, confermando Cotugno in giunta e sacrificando l’assessore Maria Pistone. Al suo posto andrebbe Lucia Gaudiano, spinta da Biagio Iosca che nel caso dovesse restare fuori dai giochi minaccia di lasciare la maggioranza. I Sociali- sti che nel frattempo si sono ritrovati con un consigliere in meno dovrebbero lasciare un assessorato a beneficio dei cinque stelle, mentre i Verdi confermerebbero l’inossidabile Giuseppe Digilio. La regia dell’Amministrazione comunale firmata Santochirico, inizialmente avallata dal M5S, nel- l’ultimo periodo pare stia infastidendo non tanto Bennardi quanto Materdomini, che vede ridimensionato il suo ruolo politico ad opera di colui che appare a tutti gli effetti il sindaco ombra, specialmente nelle relazioni con i poteri cittadini. L’irritazione è tale che il M5S dopo avere accettato e condiviso tutta la linea, ultimamente starebbe cercando di non cedere ulteriore spazio e per questo ha fatto saltare un incontro che sarebbe dovuto servire a sancire il varo del nuovo organigramma.

Di Bruna Tataranni

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