POTENZA E DESERTIFICAZIONE COMMERCIALE: IL 70% DEI NEGOZI CHIUSI È NEL SETTORE MODA
Sono 85 in totale le attività scomparse nel capoluogo negli ultimi anni. Il presidente Confcommercio Lovallo: «Occorrono azioni mirate per arginare il fenomeno»
La desertificazione commerciale colpisce soprattutto i negozi della moda che contribuiscono a garantire vitalità, servizi e sicurezza e l’opportunità di accelerare il processo di riqualificazione urbana. È di 11.150 negozi la perdita registrata in Italia nel solo settore moda, abbigliamento, calzature, accessori, pelletterie, tessile casa e articoli sportivi, con una percentuale di meno 21% e con 11.181 addetti che hanno perso il loro posto lavoro negli ultimi tre anni. Solo nel centro storico del capoluogo di regione degli 85 esercizi “scomparsi” in pochi anni il 70% è formato da attività di abbigliamento-moda con i fenomeni di decentramento in via del Gallitello e di “ricambio insegne” (subentro in esercizi già chiusi) che hanno consentito di attutire la desertificazione che altrimenti avrebbe assunto numeri e dimensioni molto più consistenti. Partendo dai dati e dalle valutazioni del Centro Studi Confcommercio il referente Federmoda-Confcommercio Potenza Antonio Sorrentino rilancia l’iniziativa attraverso una campagna di adesioni, innanzitutto, per dare più forza associativa alla categoria nell’impegno a salvaguardare un «indispensabile patrimonio di identità e cultura, anche utilizzando al meglio le risorse del Pnrr. I nostri negozi rappresentano, per i consumatori, non soltanto uno spazio per l’acquisto, ma anche un luogo di grande valenza sociale dove l’economia s’incrocia con una voglia di normalità e di relazione». «Invito i consumatori – continua – a far vivere i propri centri acquistando nei negozi di prossimità dove professionalità, cortesia, servizio e qualità sono ‘sotto casa’. Non sottovalutiamo che la moda è un indispensabile attrattore per il nostro Paese ed è capace di creare nuovi posti di lavoro». «Occorre – aggiunge il presi- dente Confcommercio Angelo Lovallo – intervenire con azioni mirate e un impegno corale da parte di tutti gli attori come Regione, Comuni e Camera di Commercio, in collaborazione con le associazioni di categoria, per porre argine alla desertificazione commerciale di piccoli e grandi comuni lucani. La desertificazione non riguarda solo le imprese, ma la comunità locale nel suo complesso perché significa meno servizi, vivibilità e sicurezza. Occorre accelerare la riqualificazione urbana con un utilizzo più ampio e selettivo dei fondi europei del Pnrr e il coinvolgimento delle parti sociali. Adesso è però il momento di raccogliere l’appello Federmoda è di associarsi a Confcommercio e partecipare all’impegno che non può non vedere i commercianti in prima linea».