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PER VLADIMIR PUTIN MANDATO D’ARRESTO INTERNAZIONALE DELL’AJA : «CRIMINI DI GUERRA PER LA DEPORTAZIONE DI BAMBINI»

La Corte Penale internazionale dell’Aja ha emesso un mandato d’arresto contro il presidente russo Vladimir Putin e la commissaria russa per i diritti dei bambini Maria Alekseyevna Lvova-Belova, in connessione con la guerra assurda di Putin con invasione della Ucraina 🇺🇦

È SOLO L’INIZIO
PRESIDENTE RUSSO VLADIMIR PUTIN

PER VLADIMIR PUTIN MANDATO D’ARRESTO INTERNAZIONALE DELL’AJA : «CRIMINI DI GUERRA PER LA DEPORTAZIONE DI BAMBINI»

La Corte penale internazionale dell’Aja ha emesso un mandato di arresto contro il presidente russo Vladimir Putin, accusato di crimini di guerra. La richiesta di arresto arriva il giorno dopo la diffusione del risultato delle indagini effettuate dalla Commissione indipendente istituita dall’Onu sui crimini commessi dalla Russia in Ucraina.


SENTENZA STORICA CPI
praticamente l’italiano Rosario Aitala, il giapponese Tomoko Akane e il costaricano Sergio Ugalde, hanno accolto le sue richieste del procuratore Karim Khan.

Mandato di arresto internazionale contro Putin per crimini di guerra, Medvedev:

“È carta igienica”

La Corte penale internazionale dell’Aja ha emesso un mandato di arresto per Vladimir Putin: il presidente russo è accusato di deportazione illegale di bambini dall’Ucraina, un crimine di guerra e contro l’umanità. Mandato di cattura anche per Maria Alekseyevna Lvova-Belov.

Il presidente russo è accusato dall’Aja di deportazione illegale di bambini. Insieme a quello per Putin è stato emesso un mandato di arresto internazionale anche contro Maria Alekseyevna Lvova-Belov, la funzionaria al centro del presunto piano per deportare con la forza migliaia di bambini ucraini in Russia. Stando a quanto si legge nella nota diffusa dalla Corte penale internazionale “i crimini sarebbero stati commessi nel territorio occupato ucraino a partire dal 24 febbraio 2022”, e il presidente Putin avrebbe “commesso gli atti direttamente, insieme ad altri e/o per interposta persona”

PRESIDENTE RUSSO VLADIMIR PUTIN

Le stesse accuse sono state mosse nei confronti della Commissaria per i diritti dei bambini Lvova-Belov. Sarebbe stata lei secondo quanto accertato dai tre giudici dell’Aja, l’italiano Rosario Aitala, il giapponese Tomoko Akane e il costaricano Sergio Ugalde, a ordinare l’invio degli adolescenti e dei bambini nelle strutture controllate da Mosca sin dalle prime settimane dopo l’invasione dell’Ucraina. I minori sarebbero inviati nei campi di rieducazione russi e poi affidati a famiglie per l’adozione definitiva, mentre il presidente Putin avrebbe firmato un decreto per velocizzare le procedure per far ottenere ai giovani ucraini la cittadinanza russa.

Le migliaia di giovanissimi sarebbero dunque stati deportati, contro la loro volontà, in Russia, per essere sottoposti a pratiche di adozione e rieducazione forzate, per cancellare l’identità ucraina, violando di fatto le Convenzioni di Ginevra sul diritto internazionale umanitario.

Il mandato di cattura internazionale, finora rimasto segreto così come le indagini al fine di proteggere vittime e testimoni, è stato emesso perché ai capi di Stato non viene riconosciuta l’immunità nei casi che coinvolgono crimini di guerra, crimini contro l’umanità o genocidio, ma secondo quanto riferito dalla Corte penale internazionale “la conoscenza pubblica dei mandati può contribuire a prevenire l’ulteriore commissione di reati”.

Immediata la risposta della portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha spiegato che il mandato d’arresto emesso dalla Corte Penale Internazionale “non ha alcun significato legale” per Mosca, poiché la Russia non ha sottoscritto il Trattato di Roma, che ha dato vita alla Corte penale internazionale, e dunque non ha alcun obbligo legale nei confronti delle sue decisioni. Dura la risposta del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev: “Non c’è bisogno di spiegare dove dovrebbe essere usato questo documento”, ha scritto su Twitter aggiungendo un emoji della carta igienica.

#ICC President Judge Piotr Hofmański on recent arrest warrants against Vladimir Vladimirovich Putin and Maria Alekseyevna Lvova-Belova in the context of the situation in #Ukraine

More info: http://bit.ly/3lki7Ev


Mandato arresto Putin, Kiev: “Oltre 16mila bambini deportati in Russia”

I trasferimenti dovrebbero essere temporanei, ma “la maggior parte diventano prolungati”. Tale deportazione equivale ad un crimine di guerra

Sono oltre 16mila i bambini ucraini portati forzosamente e illegalmente in Russia. Il dato proviene dal governo di Kiev, che parla di 16.221 minorenni.

Oggi la Corte penale internazionale ha emesso

PER IL PRESIDENTE RUSSO VLADIMIR PUTIN MANDATO D’ARRESTO INTERNAZIONALE DELL’AJA :

«CRIMINI DI GUERRA PER LA DEPORTAZIONE DI BAMBINI»
PRESIDENTE RUSSO VLADIMIR PUTIN

e la commissaria russa per i bambini, Maria Lvova -Belova, proprio per la deportazione dei bambini ucraini dalle zone occupate

Mosca, Russia. 09 marzo 2022. Il presidente russo Vladimir Putin ha un incontro faccia a faccia con il commissario presidenziale per i diritti dei bambini Maria Lvova-Belovat al Cremlino

Tale deportazione equivale ad un crimine di guerra, secondo quanto ha stabilito la Commissione d’inchiesta Onu sull’Ucraina. Secondo il suo rapporto, vi sono le prove della deportazione di centinaia di bambini in Russia. Mosca, si legge, ha delineato politiche per la concessione della cittadinanza russa ai minori e il loro piazzamento in famiglie adottive in modo da “creare una cornice nella quale alcuni bambini rimarranno permanentemente in Russia”

I trasferimenti dovrebbero essere temporanei, ma “la maggior parte diventano prolungati” con “un serie di ostacoli” nel mantenere i contatti fra i bambini e i loro genitori. Il peso di cercare di mantenere i contatti ricade sui minori, perché i genitori affrontano “considerevoli sfide logistiche, finanziarie e di sicurezza” per riuscire a ritrovare i figli. E per questo c’è rischio che i più piccoli perdano i contatti indefinitivamente con i genitori.

A quanto riferisce il rapporto, vi sono casi di genitori e bambini che hanno denunciato maltrattamenti dei minorenni portati in Russia. In alcuni casi i bambini hanno dovuto indossare “vestiti sporchi, subire urli e insulti”. Inoltre “alcuni bambini disabili non hanno ricevuto cure e medicazioni adeguate”

Lvova-Belova, la commissaria russa per i diritti dei bambini incriminata dalla Cpi, ha in passato parlato apertamente degli sforzi per indottrinare i bambini ucraini.

Mosca, Russia. 09 marzo 2022. Il presidente russo Vladimir Putin ha un incontro faccia a faccia con il commissario presidenziale per i diritti dei bambini Maria Lvova-Belovat al Cremlino


A settembre, ricorda la Bbc, si era lamentata che alcuni bambini portati via da Mariupol “parlano male del presidente russo, dicono cose terribili e cantano l’inno nazionale ucraino”

Lvova-Belova ha anche recentemente annunciato di aver adottato un 15enne di Mariupol

Mosca, Russia. 09 marzo 2022. Il presidente russo Vladimir Putin ha un incontro faccia a faccia con il commissario presidenziale per i diritti dei bambini Maria Lvova-Belovat al Cremlino

Ucraina, Corte Penale internazionale: mandato d’arresto per Putin

La Corte Penale internazionale dell’Aja ha emesso un mandato d’arresto contro il presidente russo Vladimir Putin e la commissaria russa per i diritti dei bambini Maria Alekseyevna Lvova-Belova, in connessione con la guerra in Ucraina 🇺🇦 

Mosca, Russia. 09 marzo 2022. Il presidente russo Vladimir Putin ha un incontro faccia a faccia con il commissario presidenziale per i diritti dei bambini Maria Lvova-Belovat al Cremlino

A Putin viene contestato un crimine di guerra: la deportazione illegale della popolazione, in particolare di bambini.

PRESIDENTE RUSSO VLADIMIR PUTIN

“Oggi, 17 marzo 2023, la seconda camera preliminare della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per due persone nel contesto della situazione in Ucraina: il signor Volodymyr Volodymyrovich Putin e la signora Maria Oleksiivna Lvivova-Belova”

il si legge nella nota diffusa dalla Corte Penale Internazionale.

“Questo è solo l’inizio”

ha commentato la notizia Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky.

Andrii Yermak
Capo dell’Ufficio del presidente dell’Ucraina

La procura generale di Kiev ha fatto sapere che il mandato nei confronti di Putin è legato in particolare alla

“deportazione forzata di bambini”

L’ufficio del procuratore ha consegnato alla Corte penale internazionale oltre 40 fascicoli.  

A partire da ora Putin

“ha lo status ufficiale di sospetto di aver commesso un reato internazionale, la deportazione e il trasferimento illegali di bambini ucraini”

le parole del procuratore generale ucraino Andriy Kostin su Facebook. 

Questo significa, ha sottolineato Kostin, che Putin deve essere arrestato se esce dalla Russia.

“E i leader mondiali ci penseranno tre volte prima di stringergli la mano o sedere al tavolo del negoziato con lui. Il mondo ha ricevuto un segnale che quello russo è un regime criminale e che la sua leadership e i suoi accoliti dovranno renderne conto”

ha rimarcato il procuratore ucraino. 

“Il mondo è cambiato. La Cpi ha emesso un mandato d’arresta per lo ‘stratega’ Putin. È un chiaro segnale alle elite russe di quello che accadrà loro e del perché non sarà più ‘come prima’. È l’inizio della fine della Federazione Russa nella sua forma attuale sul palcoscenico internazionale. È una chiara procedura legale. Basta aspettare”

ha detto il consigliere presidenziale ucraino Mychailo Podolyak. 

“Le ruote della giustizia si sono messe in movimento”

ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.

“I criminali internazionali dovranno rispondere per aver rubato i bambini e di altri crimini internazionali”

ha aggiunto. 

RUSSIA : “Oltraggiosa e inaccettabile”

Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, definisce la decisione della Corte Penale internazionale.

Per quanto riguarda la Russia, si tratta di una decisione “nulla”, ha sottolineato.

Alla domanda se ora Putin avrà problemi a recarsi nei Paesi che riconoscono la Cpi, Peskov ha riposto seccamente:

“Non ho nulla da aggiungere a questo riguardo”
 “Le decisioni della Corte Penale internazionale non hanno significato per il nostro Paese, anche da un punto di vista legale”

ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova ricordando che Mosca non ha aderito allo statuto di Roma del Cpi e quindi non ha nessun obbligo nei suoi confronti. 

Putin accusato per la deportazione illegale della popolazione, compresi i bambini. Mosca: “Atto senza valore”

La Corte Penale internazionale dell’Aja ha emesso un mandato d’arresto contro il presidente russo Vladimir Putin e la commissaria russa per i diritti dei bambini Maria Alekseyevna Lvova-Belova, in connessione con la guerra assurda di Putin con invasione della Ucraina 🇺🇦

Putin, mandato d’arresto internazionale dell’Aja:

«Crimini di guerra per la deportazione di bambini»
Mosca, Russia. 09 marzo 2022. Il presidente russo Vladimir Putin ha un incontro faccia a faccia con il commissario presidenziale per i diritti dei bambini Maria Lvova-Belovat al Cremlino


Vladimir Putin 
Presidente della Russia

PER VLADIMIR PUTIN MANDATO D’ARRESTO INTERNAZIONALE DELL’AJA : «CRIMINI DI GUERRA PER LA DEPORTAZIONE DI BAMBINI»

Zelensky: “La decisione della Corte penale internazionale è storica”

«La Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto per Putin. Una decisione storica, da cui partirà la responsabilità storica»

Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale riportato su Telegram 

«Sarebbe impossibile portare a termine un’operazione così criminale senza l’ordine del massimo leader dello Stato terrorista»

ha detto, aggiungendo che deportare bambini in Russia è una «malvagia politica» statale russa «che inizia proprio con il primo funzionario di questo Stato».

Zelensky ha ringraziato la Cpi «per la volontà di consegnare davvero alla giustizia i colpevoli».
Faccia a faccia tra Putin e Xi lunedì prossimo

Vladimir Putin e Xi Jinping avranno un incontro faccia a faccia lunedì 20 e «noi prestiamo particolare attenzione a questo incontro informale a porte chiuse, perché le questioni più importanti e delicate sulle relazioni tra i due Paesi, compresi i temi internazionali, saranno discussi in quell’occasione»

Lo ha anticipato il consigliere per gli affari internazionali del Cremlino, Yuri Ushakov, secondo cui il presidente cinese e il presidente Putin avranno un faccia a faccia nel pomeriggio di lunedì e «poi ceneranno insieme».

Prima del loro incontro «diranno qualche parola ai giornalisti», ha detto Ushakov, rivelando che Putin e Xi daranno una valutazione delle relazioni tra Mosca e Pechino in due articoli che saranno pubblicati sempre il 20 sulla Rossiyskaya Gazeta e sul Peoplès Daily 


🔴 SENTENZA STORICA CPI


Cour Pénale Internationale


International Criminal Court‼️

❇️ Judge Piotr Hofmański :

“Oggi, 17 marzo, la Corte penale internazionale ha emesso due mandati di arresto in relazione alla situazione in Ucraina

contro il presidente russo Vladimir Putin e contro la commissaria russa per i diritti dei bambini Maria Alekseyevna Lvova-Belovi

Per la sospetta deportazione criminale di bambini dai territori ucraini occupati alla federazione russa

Le leggi internazionali proibiscono di trasferire civili dai territori in cui vivono al altri territori


I bambini godono di protezione particolare in base alla Convenzione di Ginevra

Judge Piotr Hofmański

#ègiustoinformare

Judge Piotr Hofmański

🔹Biography
Judge as of 11 March 2015 for a term of nine years.
Judge Hofmański (1956) – after graduation from the Nicolaus Copernicus University in Toruń in 1978 started his academic career as an assistant in the Chair of the Criminal Procedure Law at this University.  After completing PhD studies in Toruń (1981), he was offered the position of adjunct at the Chair of Criminal Procedure Law at the University of Silesia in Katowice. He completed the second scientific degree (habilitation) in 1989 and was appointed Professor at the Chair of Criminal Law of the University of Białystok. Since 2000 he has been Professor of the Jagiellonian University in Krakow, where he runs the Chair of Criminal Procedure Law.

He started his judicial career in 1994 as a judge of the Appellate Court in Białystok and than was appointed a judge of the Criminal Chamber of the Polish Supreme Court in 1996.

He was involved in some projects carried out by the Council of Europe as a member of the Council of Europe’s committee of experts, called the Reflection Group on Developments in International Co-operation in Criminal Matters from 2001 to 2002. He was appointed member of the Committee of Experts on Transnational Justice, which was established to continue the work of the Reflection Group, and which realised its mandate from 2004 to 2006.

He is an author of more than 300 books, commentaries, articles dealt with various aspects of criminal law, criminal procedure, international cooperation in criminal matters and human rights protection.

🔹Biografia
Judge Piotr Hofmański

Giudice dall’11 marzo 2015 per un periodo di nove anni.
Il giudice Hofmański (1956) – dopo essersi laureato presso l’Università Niccolò Copernico di Toruń nel 1978 ha iniziato la sua carriera accademica come assistente presso la cattedra di diritto di procedura penale presso questa Università. Dopo aver completato gli studi di dottorato a Toruń (1981), gli è stato offerto il posto di assistente presso la cattedra di diritto processuale penale presso l’Università della Slesia a Katowice. Ha conseguito la seconda laurea scientifica (abilitazione) nel 1989 ed è stato nominato professore presso la cattedra di diritto penale dell’Università di Białystok. Dal 2000 è professore dell’Università Jagellonica di Cracovia, dove dirige la cattedra di diritto processuale penale.

Ha iniziato la sua carriera giudiziaria nel 1994 come giudice della Corte d’appello di Białystok e successivamente è stato nominato giudice della Camera penale della Corte suprema polacca nel 1996.

È stato coinvolto in alcuni progetti realizzati dal Consiglio d’Europa come membro del Comitato di esperti del Consiglio d’Europa, denominato Gruppo di riflessione sugli sviluppi della cooperazione internazionale in materia penale dal 2001 al 2002. È stato nominato membro del Comitato di esperti sulla giustizia transnazionale, istituito per proseguire il lavoro del Gruppo di riflessione e che ha svolto il suo mandato dal 2004 al 2006.

È autore di più di 300 libri, commenti, articoli sui vari aspetti del diritto penale, della procedura penale, della cooperazione internazionale in materia penale e della tutela dei diritti umani. 

Judge Piotr Hofmański 

#sapevatelo2023 

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