A GENZANO QUASI PRONTO IL “DISABILITY LAB”
Cervellino: «Uno spazio di socialità e integrazione per ragazzi che scontavano la solitudine della disabilità»
Da un ex locale adibito in passato ad Uffici giudiziari del Giudice di Pace, a Genzano di Lucania ha preso forma un centro sociale dedicato ai bisogni dei ragazzi con disabilità ed aperto a tutta la comunità.
Ad entrare nel dettaglio è il Sindaco Viviana Cervellino, che raggiunta da Cronache spiega:
«L’iniziativa è nata da una analisi dei fabbisogni che, soprattutto negli anni della pandemia, ha manifestato tutta la sua urgenza, ovvero la cura delle solitudini. Con un finanziamento del Gal Lucus, i comuni di Genzano – comune capofila – e Oppido Lucano hanno deciso di offrire uno spazio di socialità e di integrazione a quei ragazzi che, non più in età scolare, scontavano la solitudine della disabilità. Abbiamo immaginato per loro un luogo dove mettere a valore le loro abilità che, con l’aiuto e l’impulso di volontari e operatori sociali già da qualche anno, autonomamente si erano organizzati per esperienze e laboratori d’inclusione».
Un luogo importante per la comunità, in quanto «abbiamo raccolto il grido d’allarme soprattutto delle famiglie – aggiunge Cervelllino- che negli anni hanno maturato fiducia in questo percorso per una nuova cittadinanza dei loro figli». I locali dunque sono quasi pronti all’apertura, e il Primo cittadino incalza: «L’inaugurazione è prevista per il mese di aprile. All’interno di questi locali, riadeguati per tale utilizzo, saranno realizzate attività rivolte ai ragazzi con disabilità che le condivideranno con tutta la comunità già impegnata in altre attività ludico ricreative e sociali. È un luogo di incontro per quanti sentono di dare il proprio contributo alla crescita collettiva di questi ragazzi. I lavori di adeguamento sono in chiusura e quello che era un palazzo di giustizia dismesso ritornerà in vita per restituire spazi di vita».
Un progetto che il Sindaco ha curato nel tempo, già nel luglio del 2021 a Cronache aveva annunciato la candidatura di «questo “sogno”, all’Avviso pubblico del Gal Lucus, un sogno divenuto realtà col finanziamento del progetto».
