POLITICA AL FEMMINILE

C’è questo di bello e d’indecifrabile nell’Italia dei nostri tempi. Sembra che non succeda mai nulla e poi nel giro di qualche mese cambia tutto e ti ritrovi una donna premier e l’altra a capo dell’opposizione. Già questa parrebbe un’ottima cosa, non solo per riconciliarci col resto d’Europa, sempre più al femminile, ma anche per aver fatto entrare il rosa nelle stanze del potere, fino allora tinteggiate nell’anticato colore della gerontocrazia maschile. Ora questa eccedenza politica verso la rivoluzione di genere sta facendo davvero il miracolo d’Italia, non fermandosi alla Meloni ed alla Schlein, ma diventando una specie di catena di Sant’Antonio tutta al femminile. Ovunque si vede un fermento irriducibile che anima, sobbalza, rovescia l’acedia maschile verso un’aria nuova e diversa e così anche in Basilicata dopo Azione e Lega ci arriva la bella notizia di Carmen Celi come commissario regionale di “Verde è popolare”, formazione riferita a Gianfranco Rotondi ed ispirata ai valori moderati e dal garbo popolare e che ha avuto anche il merito di farle ritornare fiducia e passione nella politica, nonostante l’ordalia d’ingiustizia e d’invidia subita, soprattutto in ragione del suo forte consenso elettorale. Scrive Tina Anselmi:“La presenza femminile in politica e nei posti di potere non serve alle donne, ma a tutti.”.