AMMINISTRATIVE, SI PARTE
In 14 Comuni il voto il 14 e 15 maggio. Grande attesa per i Commissariati Lagonegro e Scanzano – Il Pd il più in difficoltà, il cdx si lancia a nuove conquiste ma è il civismo a prevalere
Cominciano, se pur ancora sotto traccia, i primi incontri politici per decidere i prossimi candidati sindaci in vista delle amministrative lucane del 2023. Le date da cerchiare sono quelle del 14 e 15 maggio e riguarderanno 14 comuni della Basilicata, 12 nel Potentino e 2 nel Materano, tutti al di sotto dei 15mila abitanti, per cui non sono previsti turni di ballottaggio. Un unico turno per indicare l’assetto delle nuove amministrazioni. Il comune più grande è quello di Lavello, con oltre 13 mila abitanti, quello più piccolo invece è Sasso di Castalda che conta meno di 700 residenti. La storia ci ha insegnato, nel corso degli anni, che le elezioni amministrative nei co- muni, pur non essendo un test ufficiale sul governo in carica e sui partiti in generale, generano delle conseguenze importanti sullo scenario politico soprattutto regionale. Il risultato di queste amministrativi certamente mette le basi su quello che sarà anche da qui a circa un anno il futuro della Regione Basilicata. Oggi, in un contesto politico estremamente frammentato, minato da continue scissioni e nascite di nuovi soggetti, i partiti si presenteranno alle elezioni amministrative, tra timori e speranze. Il Partito Democratico è forse quello che più teme questa tornata elettorale, anche perché in diversi comuni lucani in cui si presenterà con le rispettive liste e candidati, non sembra tirare una buona aria. D’altronde ricordiamo tutti l’esito disastroso per i dem alle scorse amministrative lucane. In tre dei 14 comuni si andrà al voto non per scadenza naturale ma perchè gli enti sono commissariati per diversi motivi. In provincia di Potenza sono chiamati alle urne i cittadini di Atella (3.681 abitanti). Comune oggi guidato da Gerardo Petruzzelli. Nessuna tessera di partito, secondo quando dicono i ben informati, molto vicino al “civismo”. A sostenerlo alle scorse elezioni il centrosinistra ma con il passare della legislatura gli sarebbero stati vicini anche alcuni simpatizzanti del centrodestra. Motivo che avrebbe creato qualche malumore nella suo gruppo politico (soprattutto in casa dem). Secondo indiscrezioni sarebbe a lavoro per una ricandidatura ma la coalzione potrebbe non essere la stessa. Poi c’è Forenza (1.875 abitanti) il cui sindaco è Francesco Mastrandrea vicino al Partito democratico ma anche lui non avrebbe mai ufficializzato con un tesseramento. Potrebbe ricandidarsi, anche se sembrerebbe che Mastandrea starebbe ancora valutando la cosa. Genzano di Lucania (5.303 abitanti) è uno dei pochi comuni lucani guidato da una donna, Viviana Cervellino. Primo cittadino molto attivo per la sua comunità e in ambito politico, iscritta al Pd (in passato era in corsa anche per la segreteria regionale), dopo aver avuto numerosi riscontri starebbe lavorando ad una sua possibile riconferma. Uno dei comuni commissariati al voto in questa tornata è Lagonegro (5.138 abitanti), in seguito al passo indietro della sindaca Maria Di Lascio coinvolta lo scorso ottobre, nell’inchiesta sulla sanità lucana. Mentre negli altri comuni si sta ancora decidendo la strategia politica da seguire in vista delle amministrative a Lagonegro in realtà è stato già fatto il nome del primo candidato sindaco. Sarà Salvatore Falabella il candidato sindaco del progetto civico che sta nascendo a partire da un gruppo di cittadine e cittadini che, in vista delle prossime elezioni, si sono uniti attorno ad una visione per Lagonegro che «ha come perno centrale il ritorno alla Politica, intesa come capacità di rileggere la realtà ed interpretare i bisogni veri, per dare un futuro di crescita e coesione alla nostra comunità». Il centrodestra dopo il burrascoso stop della Di Lascio sarebbe già a lavoro per ritornare alla guida di Lagonegro. Ricordiamo che con la sentenza della Cassazione per Di Lascio la ricandidatura è possibile. Il comune più grande al voto è Lavello (13.028) guidato per bene due mandati da Sabino Altobello, tesserato Pd, che non è ricandidabile. Secondo indiscrezioni il Pd sarebbe già a lavoro per trovare un degno sostituto. Le prime riunioni di partito per decidere la strategia sarebbero già avvenute. Dall’altro lato si vocifera che Liseno, patron del Lavello calcio, uscito dalla maggioranza bruscamente starebbe lavorando ad un progetto politico alternativo vicino al centrodestra. Altro comune al voto è Muro Lucano (4.960 abitanti) guidato dal sindaco Giovanni Setaro, notoriamente vicino a Fratelli d’Italia. Giovane e preparato, Setaro sarebbe già pronto per il bis. Una scelta politica ben consapevole per i meloniani che mai come ora, dopo il trionfo al governo, certamente vogliono poter puntare anche sulla vittoria di diversi comuni. Altro comune guidato da una donna è Pietrapertosa (924 abitanti). Rocca Maria Cavuoti, vicina al centrosinistra, potrebbe essere ricandidata ma al momento le intenzioni della prima cittadini non sono note. Certo, in molti si aspettano che a vincere sia una persona vicina al centrosinistra per poter far continuare il tandem strategico con Castelmezzano guidato dall’ottimo sindaco Nicola Valluzzi. Partita interessante da seguire è quella di Pignola (6.783 abitanti). L’uscente sindaco Gerardo Ferretti, uomo di centrosinistra, dopo i due mandati non è più ricandidabile. Il centrosinistra, però, sarebbe già a lavoro per continuare il progetto politico avviato da Ferretti, unendo tutte le varie anime composte da De Luca, Molinari e Petrone. Unico comune di questa tornata elettorale guidato dai 5 Stelle è Ripacandida (1.594 abitanti). Il primo cittadino Giuseppe Sarcuno, secondo le indicazioni di partito, non dovrebbe essere ricandidato. Eppure in molti sperano in un suo bis anche per permettere agli stessi pentastellati di continuare ad amministrare un comune lucano. Il centrodestra però sarebbe già in cerca di un candidato che unito al civismo possa giocarsi una vera chance. A Ruvo del Monte (1.001 abitanti) il sindaco Michele Metallo, vicino al centrosinistra non avrebbe ancora sciolto la riserva per una sua possibile ricandidatura. Al momento ci sarebbero state solo poche interlocuzioni. Anche in questo caso il centrodestra per provare ad unire tutte le forze presenti nella comunità starebbe lavorando ad un progetto civico senza simboli di partito. Il più piccolo comune alle urne è Sasso di Castalda (751 abitanti) guidato dal primo cittadino Rocchino Nardo. Infine Vaglio di Basilicata (1.880 abitanti) guidato dal sindaco Antonio Senise. I rappresentanti politici della zona sarebbero già a lavoro per una nuova compagine politica. Il sindaco uscente avrebbe già rinunciato al bis. E così entrambi gli schieramenti sarebbero a lavoro per trovare un candidato. Due invece i comuni del Materano chiamati al voto Scanzano Jonico e Tricarico, I cittadini di Scanzano jonico (7.525 abitanti), la cui amministrazione è stata commissariata prima per infiltrazioni mafiose poi a seguito della mancata proclamazione a sindaco di Mario Altieri, risultato vincitore dalla competizione di fine 2021 ma per la commissione elettorale incandidabile a causa di una precedente condanna penale, questa volta si augurano di avere finalmente un primo cittadino. Difficile la situazione di Scanzano. Nel centrodestra ci sarebbe al momento la mancanza di unità. Altieri secondo molti sarebbe tentato ad una ricandidatura. Scelta che non tutti i partiti del centrodestra appoggerebbero. Nel centrosinistra la scelta sarebbe ancora più complessa al momento per l’assenza di un candidato. Si vota anche nell’altro comune commissariato del Materano, Tricarico (4.857) a seguito delle dimissioni di sette consiglieri comunali su dodici del Comune guidato da Vincenzo Carbone. Anche qui nessuna indiscrezione al momento, i partiti starebbero ancora valutando le possibili alleanze prima che i candidati. Una cosa è chiara, più che sul nome dei candidati i partiti anche in questa tornata elettorale sembrano sempre più decisi ad abbandonare i loro simboli per lasciare spazio a progetti di “civismo”.