RAPONE, VANDALIZZATO UN PERCORSO DELLE FIABE
Lorenzo: «Devastato forse da incivili, bisognosi di educazione e compassione; Chi ha qualcosa da dire parli»
«Chi costruisce e chi distrugge», con queste parole concise e chiare, l’Amministrazione comunale di Rapone, guidata dal Sindaco Felicetta Lorenzo, comunica il brutto risveglio all’indomani della scoperta di atti vandalici presso uno dei percorsi delle “Fiabe” per cui è celebre il paese anche oltre i confini regionali.
«Uno dei percorsi delle cinque fiabe è stato devastato probabilmente da incivili, bisognosi di educazione e compassione – denunciano dalla casa Comunale- Chi ha qualcosa da dire o qualcosa che non gradisce, parli, si confronti, renda sempre e comunque il mondo un posto migliore.
Distruggere le cose, probabilmente solo per il gusto di farlo, oltre ad essere un reato, non aiuta nessuno, nemmeno chi si illude così di essere potente e figo. La soglia di attenzione ora continuerà ad essere ancora più alta, così come mi auguro la volontà di essere tutti Cittadini consapevoli» conclude Lorenzo.
Le immagini parlano chiaro ed unanime è lo sdegno dei cittadini di Rapone, come dicevamo, nota per essere “Il Paese delle Fiabe”, patrimonio culturale: «Rispolverare la memoria degli adulti e far conoscere ai bambini le fiabe popolari vuole dire trasmettere e ricordare una memoria storica, la storia della quotidianità, la vita che si conduceva, i luoghi, gli oggetti, le relazioni familiari, i meccanismi sociali, l’emotività -manco a dirlo- Le fiabe sono raponesi perché narrate da sempre a Rapone e sentite proprie dagli abitanti. Da qui l’urgenza di raccoglierle e trascriverle, per conservarle e farle conoscere alle nuove generazioni, essendo il patrimonio culturale, la memoria e l’appartenenza ad un paese, ad una regione. Spesso protagoniste sono le “masciare” che a Rapone hanno una peculiarità: ovvero educare alla reciprocità del dono, del dare e ricambiare, una reciprocità che non si focalizza sulla merce bensì su una morale di solidarietà comunitaria. I racconti hanno origine in un contesto rurale povero, in una comunità, e ciò che le caratterizza è la solidarietà tra le genti, caratteristica fondante per creare armonia a livello economico, psichico e sociale».