TITO, A GIUGNO ATTIVAZIONE TORRE ATMOSFERICA

Dalle colonne di Cronache avevamo seguito inizialmente la notizia, poi man mano la costruzione della “Torre atmosferica” di Tito, e ritorniamo a parlarne perché l’opera tecnologica è stata completata e ad inizio giugno si prevede l’inaugurazione e l’entrata in funzione.
Ma entriamo nel dettaglio per capire di cosa si tratta: è essenzialmente una struttura in acciaio operante nell’ambito dell’infrastruttura di ricerca europea Integrated Carbon Observation System-Research Infrastructure (ICOS-RI), e si trova nell’area industriale di Tito.
Il Sindaco Graziano Scavone aveva già annunciato nel mese di gennaio scorso il sopralluogo «sul cantiere della infrastruttura di ricerca, insieme ai responsabili di progetto del CNR di Tito».
Si tratta di una torre in acciaio alta 104 metri, «sulla quale saranno posizionati strumenti altamente tecnologici dedicati alla rilevazione di dati atmosferici, alcuni dei quali molto utili per il monitoraggio ambientale dell’area industriale di Tito. Un progetto che rafforza il ruolo in Europa dell’Istituto di Metodologie e Analisi Ambientali del CNR di Tito, accresce le dotazioni tecnologiche di ricerca sul nostro territorio, favorisce l’occupazione di ricercatori altamente qualificati e accresce la competitività del sistema territoriale locale».
L’opera che monitorerà i gas serra in atmosfera e studierà i cambiamenti climatici e le loro evoluzioni a livello globale, è unica in Italia e in tutto il Mediterraneo. Realizzata dal Consiglio nazionale delle ricerche – Istituto di metodologie per l’analisi ambientale (Cnr-Imaa) con la collaborazione, per gli aspetti logistici ed istituzionali, della Regione Basilicata e del Comune di Tito. La struttura è frutto del lavoro di eccellenza, ultra ventennale, del Cnr-Imaa di Tito nel settore della ricerca in questo campo.