CronacaPuglia

OMICIDIO SPECCHIA, RESTA IN CARCERE FRATELLO

Si è svolto l’interrogatorio del 70enne accusato del delitto. La sua versione non ha convinto il giudice

Resta dietro le sbarre Nicola Scupola, 70enne di Specchia, finito in carcere perché accusato dell’omicidio del fratello 79enne, Vincenzo. Il giudice ha convalidato il fermo, applicando la custodia cautelare in carcere con l’accusa di omicidio volontario. Le indagini hanno ricostruito quanto avvenuto durante le ore precedenti al delitto. La vittima aveva tagliato il serbatoio dell’acqua nel podere di proprietà dell’assassino il giorno prima. E, dopo l’ennesimo dispetto in un rapporto ormai deteriorato dai continui litigi degli ultimi anni, sarebbe scattata la rappresaglia del fratello più piccolo. “Mi sono avvicinato a mio fratello per contestargli l’episodio e lui, dapprima mi ha minacciato brandendo due pietre, poi mi ha afferrato per il collo nel tentativo di soffocarmi – ha spiegato l’indagato agli inquirenti – e per difendermi ho reagito con un bastone sferrandogli due colpi in testa. Subito dopo l’ho visto barcollare e poi cadere nella pila piena d’acqua e sono andato via”. Una ricostruzione tesa ad avvalorare l’ipotesi della legittima difesa che il giudice ha ritenuto di non condividere. Il racconto dell’indagato “non rende convincente la tesi difensiva della legittima difesa”. Per il gip, pertanto, “l’aggressione con delle pietre e con un bastone, a cui è seguita la morte di Vincenzo, è del tutto sproporzionata all’offesa che si era concretizzata”.

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