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ANDRIA, CRIOABLAZIONE DELLE ARITMIE AL BONOMO

Numeri da record nell’unità di Cardiologia del nosocomio, che ha da poco introdotto la nuova procedura d’intervento

La Cardiologia del “Bonomo” di Andria continua ad arricchirsi di metodiche innovative e a registrare numeri molto rilevanti. La nuova sala di elettrofisiologia e cardiostimolazione, in particolare, ha consentito nel 2022 di impiantare 420 dispositivi fra pacemaker, defibrillatori e loop recorder.

Da poco, inoltre, è stato attivato il filone dell’elettrofisiologia che riguarda l’ablazione delle aritmie cardiache. Dopo l’ablazione delle aritmie destre (tachicardia parossistica sopraventricolare, tachicardia e flutter atriale) – spiega il Direttore della Cardiologia di Andria e del Dipartimento Cardiologico, Francesco Bartolomucci – l’equipe si sta concentrando sull’ablazione delle aritmie sinistre utilizzando una metodica moderna, presente da pochi anni, come la crioablazione: una tecnica che accorcia i tempi della procedura e, di conseguenza, anche quelli di esposizione radiologica

Con il termine ablazione si intende il trattamento di quella parte di tessuto cardiaco responsabile della genesi dell’aritmia. Le cellule che innescano la fibrillazione atriale sono collocate nell’atrio cardiaco sinistro; questa porzione di cuore viene trattata con una fonte di energia che può essere fredda, come nel caso della crioablazione, o calda, come avviene nel caso di radiofrequenza nell’ablazione termica.

Si tratta di un vero e proprio fiore all’occhiello – aggiunge Bartolomucci – dal momento che in Puglia sono pochissimi i centri che applicano questo metodo.

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