LA POLITICA IDROGENATA E PEPPIN U CRIATUR
TACCO&SPILLO
Sarà stata l’euforia del momento, iscritto nell’anno di favore della Meloni e magari un po’ d’inesperienza assessorile, visto che dopo averci provato per anni, Cosimo Latronico ha acchiappato uno strapuntino in giunta, peraltro soffiandolo al Piergiorgio di FdI, sempre in attesa di un “Quarto” momento della sua frastagliata ed incoerente vita politica, ma non s’era mai visto che ci si sperticasse le mani per annunciare non tanto l’esito del bando quanto già l’incremento delle risorse per scorrere la graduatoria delle imprese “ammissibili e non finanziabili” per via del limite dei 18,5 M€ dati alla Regione. Ora a rincuorare Latronico ci ha pensato bene Bardi che s’è subito affrettato a cinguettare al ministro dell’ambiente Pichetto Fratin la sua speranza “di poter finanziare tutti i progetti ammessi, per un totale di 50 M€”. Eppure a fare due conti e senza intendimenti colpevolisti e da facile sospetto, ma col solo gusto d’ironia e col profumo bello dell’etica ci appare davvero eccessiva quest’ansia prestazionale d’arrivare alla cifra agognata, atteso che qualcuno dovrebbe pur far notare al generalissimo che l’ammontare dei progetti è di 26,364 M€ che sommati ai 18,5 M€ fanno 44,864 M€ e non 50 M€. Per onor di verità e, siamo sicuri, solo per semplice caso astrale, è accaduto che tra i potenziali beneficiari dell’ulteriore finanziamento ci sia proprio un imprenditore che al pari del grande Toulouse-Lautrec intenda farsi “la statura del nome” e che abbia finanziato la campagna elettorale del magnifico governatore. Scrive Giulio Andreotti: “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina”.