PUGLIA, VIETATA PESCA DEI RICCI DI MARE
Fino al 2026 non sarà possibile svolgere attività di pesca del mollusco
Piatto pregiato e succulento, che sia servito crudo da accompagnare con il pane caldo o con linguine e perché no da gustare con un calice di vino bianco e vista mare. Così come accade sulla costa pugliese, nelle località marine di Savelletri e Torre Canne. Parliamo del riccio di mare, l’oro culinario delle tavole del sud d’Italia. Si pagano addirittura delle cifre stratosferiche per gustare il frutto dalla strana forma tondeggiante, con guscio duro ricoperto da magliaia di spine ed al suo interno le gonadi, polpa arancione dal gusto delicato dolce/salato e dal profumo intenso del mare. Il grosso commercio quindi l’altrettanto importante pescato degli ultimi anni, ha messo a rischio di estinzione questa leccornia complice anche il cambiamento climatico motivo per cui nei giorni scorsi, nel palazzo della Regione, è stata approvata la legge sul divieto di pesca sulle coste della Puglia. 41 voti favorevoli e uno contrario, il risultato per la proposta di legge contenente le misure di salvaguardia per la tutela del riccio di mare, di cui è primo firmatario il consigliere regionale della Puglia, Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia domani e sottoscritta da altri colleghi, quasi all’unanimità. Con la legge approvata, per tre anni non si potrà svolgere l’attività di pesca del mollusco, sia a scopo commerciale che sportivo. La decisione scaturisce dal voler recuperare degli stock e per la ricostruzione della risorsa nel mare territoriale, messa a rischio dal massiccio prelievo effettuato negli ultimi 5 anni. Sarà possibile invece vendere o commercializzare gli esemplari di ricci che arrivano da altre regioni o dall’estero. Grande preoccupazione per i ristoratori e le pescherie del territorio ed è lo stesso Consigliere Pagliaro a chiederne fondi regionali: «Stanziare subito le risorse necessarie per ristorare i pescatori pugliesi e salentini durante il periodo del fermo pesca stabilito dalla legge regionale approvata lo scorso 28 marzo.