A BARILE RIVIVE LA PASSIONE DI CRISTO
La Sacra Rappresentazione con personaggi viventi è il momento più atteso dalla comunità arbereshe
Dopo tre anni di sospensione per le restrizioni dovute al Covid19, torna finalmente a Barile la tradizionale Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo. Un rito popolare che affonda le sue radici nei secoli passati, quando le comunità dell’epoca avvertivano ancora più diffusamente il bisogno di vivere e onorare la propria fede cristiana in ogni occasione e circostanza. Il periodo della Pasqua, oltre che naturalmente quello del Santo Natale, è sempre stato uno dei più attesi e sentiti dai credenti barilesi sia come esigenza interiore di rinascita spirituale e riconciliazione con se stessi e con gli altri, sia perché consente di partecipare direttamente alla Passione e alla Resurrezione di Cristo proprio attraverso la Via Crucis con personaggi viventi. La Processione dei Misteri del suggestivo borgo Arbereshe, oltre a essere una delle più antiche e famose della Basilicata e del Meridione d’Italia (alcune fonti datano i suoi esordi intorno alla seconda metà del 1600), si differenzia da tutte le altre per la sua caratterizzazione etnica–sacra-antropologica dovuta alla presenza di alcune figure tipicamente orientaleggianti come il Moro (il dileggio, l’effimero e l’indifferenza) e la Zingara (la lussuria, l’ostentazione di ricchezze e la facilità di costumi). A tale imprescindibile e significativo aspetto storico e identitario si aggiunge quello più squisitamente introspettivo e religioso, immediatamente percepibile attraverso il grande pathos emotivo suscitato dai suoi verosimili e imperscrutabili 116 personaggi.