BASILICATA GIÙ PIÙ GIÙ SEMPRE PIÙ GIÙ
TACCO&SPILLO
Non è la prima volta che abbiamo, si fa per dire, l’onore d’essere messi in fila tra i peggiori d’Italia e perfino d’Europa e non è la prima volta che ci dicono che siamo scarsi su qualità ed efficienza della PA regionale, di cui in questi anni e come un cavolo a merenda ci si è inutilmente abbuffati fino all’indigestione retorica. Così quelle che sarebbero dovute essere le “magnifiche e progressive” sorti sono sembrate più un girone dantesco di peccati vorticosi e cadute di grazia che si sono tristemente perpetuate sia con nomine e consulenze a danno di lucani meritevoli e in vantaggio di napoletani di bassa umanità sia con sofismi arzigogolati utili ad aumentare il valore degli stipendi oltre che a contabilizzare qualche titolo in più e su cui finalmente s’inizia a vedere la mano severa di Procura della Repubblica e Corte dei Conti. Ora lasciamo stare la rassegna d’alibi, ripari e “raggiri” che accompagnano lo spoil system di cui si continua a macchiare questo centrodestra con tale superficialità da invidiare perfino l’arte comica dell’improvvisazione, ma come ci mostrano Cgia di Mestre ed Università di Goteborg, dopo anni di spocchia propagandistica beccarsi il 196° posto su una classifica di 208 regioni d’Europa significa fare flop. Canta Brusco:“Giù più giù più giù vai giù più giù più giù”.