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CAR-T SU PAZIENTI AFFETTI DA NEUROBLASTOMA : I RISULTATI DELLO STUDIO

In occasione del recente Annual Meeting di ACC, Locatelli aveva spiegato che «nell’analisi interinale, lo studio ha dimostrato una probabilità di sopravvivenza due anni superiore al 40% quando l’attesa di questi bambini non va oltre il 10%. Un risultato che apre un po’ la via, diciamo così, per considerare l’utilizzo delle Car-T anche in altre neoplasie solide. Non bisogna tuttavia nascondere – aveva concluso Locatelli – che esistono ostacoli maggiori rispetto a quelli osservati nelle neoplasie ematologiche principalmente riferibili al problema di penetrare dentro una massa solida ma anche perché il microambiente tumorale tende a depotenziare l’efficacia delle cellule Car-T»

📍CAR-T su pazienti affetti da neuroblastoma, giovedì i risultati dello studio

ACC è la più grande rete di ricerca oncologica in Italia. Fondata dal Ministero della Salute ha 33 Associati (28 IRCCS)

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22 Settembre 2022

Car-T, al via il primo studio in Italia su pazienti con neoplasie del sistema nervoso centrale

Roma, 22 settembre 2022 – Sarà presto attivato nell’ambito del progetto di Alleanza Contro il Cancro sulle cellule Car-T finanziato dal Parlamento con 10 milioni di euro – e coordinato dal professor Franco Locatelli – il primo studio in Italia su pazienti affetti da neoplasie del sistema nervoso centrale.

Lo ha annunciato lo stesso Locatelli nella lectiosulle nuove frontiere nel trattamento con Car-T dei tumori solidi ed ematologici ai lavori del settimo annual meeting di ACC in corso alla Fondazione Policlinico IRCCS Gemelli di Roma, associata alla rete.

Il piano Car-T Italia è un progetto di ricerca preclinico nato con l’obiettivo di mettere a fattore comune la comunità scientifica coinvolta in questo ambito e rappresenta una preziosa opportunità di sviluppare interazioni e collaborazioni virtuose con il mondo industriale.

Locatelli, in ordine ai tumori solidi, ha spiegato anche che è stato completato l’arruolamento dei bambini affetti da neuroblastoma, «la neoplasia solida extracranica più frequente nell’età pediatrica ancor oggi gravata da una prognosi che non soddisfa gli standard pediatrici – addirittura del tutto deludente nei pazienti che ricadono o mostrano refrattarietà alla terapia. Nell’analisi interinale lo studio ha dimostrato una probabilità di sopravvivenza due anni superiore al 40% quando l’attesa di questi bambini non va oltre il 10%. Un risultato che apre un po’ la via, diciamo così, per considerare l’utilizzo delle Car-T anche in altre neoplasie solide. Non bisogna tuttavia nascondere – ha concluso Locatelli – che esistono ostacoli maggiori rispetto a quelli osservati nelle neoplasie ematologiche principalmente riferibili al problema di penetrare dentro una massa solida ma anche perché il microambiente tumorale tende a depotenziare l’efficacia delle cellule Car-T»

CAR-T su pazienti affetti da neuroblastoma, giovedì i risultati dello studio


Roma, 4 aprile 2023

Saranno presentati giovedì all’IRCCS Bambino Gesù – associato ad Alleanza Contro il Cancro – i risultati della prima attesa sperimentazione della terapia genica su 27 pazienti con neuroblastoma recidivo e/o resistente alle terapie convenzionali.

Lo studio, attivato nell’ambito del progetto di Alleanza Contro il Cancro sulle cellule Car-T, condotto dall’area di Oncoematologia, Terapia cellulare, Terapie geniche e Trapianto emopoietico, diretta dal professor Franco Locatelli, e realizzato anche grazie ai finanziamenti ricevuti da Airc, Ministero della Salute, Aifa e Fondazione italiana per la lotta al neuroblastoma, apre all’utilizzo delle Car-T contro i tumori solidi.

Oltre a Locatelli interverrà alla presentazione il prof. Ruggero De Maria, Presidente ACC, Federico Caligaris Cappio, direttore scientifico dell’Airc, Giuseppe Ippolito, Direttore della direzione generale Ricerca e innovazione in Sanità del Ministero della Salute, Antonio Gasbarrini, preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Bruno Dallapiccola, direttore scientifico emerito dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù e Concetta Quintarelli, coordinatrice del Working Group Immunoterapia di ACC e componente la Terapia genica dei tumori dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù. 

In occasione del recente Annual Meeting di ACC, Locatelli aveva spiegato che «nell’analisi interinale, lo studio ha dimostrato una probabilità di sopravvivenza due anni superiore al 40% quando l’attesa di questi bambini non va oltre il 10%. Un risultato che apre un po’ la via, diciamo così, per considerare l’utilizzo delle Car-T anche in altre neoplasie solide. Non bisogna tuttavia nascondere – aveva concluso Locatelli – che esistono ostacoli maggiori rispetto a quelli osservati nelle neoplasie ematologiche principalmente riferibili al problema di penetrare dentro una massa solida ma anche perché il microambiente tumorale tende a depotenziare l’efficacia delle cellule Car-T».


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Giovani pazienti con neuroblastoma in remissione piena dopo il trattamento con CAR T

Roma, 6 aprile 2023 – Intervenendo alla conferenza stampa convocata oggi all’IRCCS Bambino Gesùper la presentazione dei brillanti risultati ottenuti dall’équipe del professor Franco Locatelli sul trattamento di ventisette giovani pazienti affetti da neuroblastoma curati con cellule CAR T, il Presidente di Alleanza Contro il Cancro, prof. Ruggero De Maria ha spiegato che “le cellule CAR T stanno rivoluzionando le terapie delle neoplasie ematologiche; questo studio straordinario coordinato dal prof. Locatelli dimostra che le CAR T potrebbero curare efficacemente anche i tumori solidi. E’ un successo importante cui ha contribuito anche il programma di Alleanza Contro il Cancro che ha prodotto risultati eccellenti e che spero – ha detto con riferimento ai 10 milioni di euro a suo tempo stanziati dal Parlamento – possa continuare ad essere finanziato come in passato”.

Locatelli, dopo aver ringraziato De Maria “che – ha detto – mirabilmente presiede Alleanza Contro il Cancro da alcuni anni” ha parlato di “ruolo imprescindibile” che la Rete ha giocato “per farci trattare ventisette pazienti, nove nella fase 1 e diciotto nella 2 ottenendo nove risposte complete, cioè scomparsa di malattia e otto parziali che però, nel tempo, si sono tramutate in esiti concreti e completi in tre di questi otto pazienti, perciò risultati di grandissima importanza”.

Anche Locatelli, che ha definito lo studio come una “avventura formidabile ad altissimo contenuto di innovazione” ha auspicato, per il progetto CAR T Italia “continuità di finanziamento”

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