RMI E TIS, INCONTRO A PALAZZO SAN GERVASIO
Si discuterà di stabilizzazione, malattia e maternità, anzianità e maturazione titoli di servizio, limite Isee
Nuovo appuntamento per dei beneficiari- lavoratori del “Reddito minimo di inserimento” e “Tirocini di inserimento sociale”, con appuntamento questa volta a Palazzo San Gervasio il 12 aprile prossimo, alle ore 15:30 presso la Sala Consiliare del Comune.
Interverranno all’incontro il Delegato Anci Salvatore Cosma, Rosalba Guglielmi di USB, Tonino Innocenti di CUB, Mimmo De Stradis di USB e parteciperanno i Sindaci Componenti Associazione Nazionale Comuni Italiani.
I punti all’ordine del giorno saranno «il riconoscimento della malattia/maternità del beneficiario lavoratore, l’anzianità e maturazione titoli di servizio per l’attività comunque prestata presso gli Enti e la modifica del limite Isee».
«L’obiettivo primario per le nostre platee (Rmi e TIS) – spiegano- resta in ogni caso la stabilizzazione. Nel frattempo che tutto ciò si concretizzi, chiediamo in maniera imminente che i punti all’ordine del giorno siano presi in carico e lavorati dal Presidente Vito Bardi.
Il nostro invito è rivolto a tutte le voci sindacali che hanno voglia di affiancarci in questa lotta per la stabilizzazione, ma soprattutto ai beneficiari lavoratori delle provincie di Potenza e Matera. Gli organizzatori di questa assemblea – conclude la nota- non hanno alcuna appartenenza politica o sindacale, ma agiscono in piena autonomia».
Facendo seguito alle manifestazioni presso il Palazzo della Regione a Potenza, i beneficiari sollecitano dunque i provvedimenti del Governatore della Regione Basilicata rispetto agli impegni presi nel mese di gennaio scorso, «per chiedere -avevano spiegato i manifestanti- l’innalzamento della soglia minima dell’Isee per avere accesso ai benefici dei redditi di inserimento e dei tirocini, per rivedere la questione del divieto di cumulo tra reddito di cittadinanza e Rmi/Tis, con ogni sussidio nazionale, e per risolvere i problemi relativi alla stabilizzazione e alla regolarizzazione dei rapporti di lavoro, attraverso il riconoscimento dei diritti minimi di garanzia per un lavoratore, come malattia, contributi, riposi e ferie».