ADDIO VELIO, LA BASILICATA TI SALUTA

Ciao Velio, ti saluta anche la tua terra lucana.
I confini si spostano e la Basilicata si unisce al Piemonte nel grande dolore che ha scosso le cronache nazionali quando una valanga verificatasi lo scorso 1 aprile in Valle D’Aosta ha visto coinvolto anche Velio Coviello, 38 anni, la cui famiglia è originaria di Possidente, Avigliano. Era partito con l’amico Gabriele Del Carlo, 39 anni, per una escursione sulle vette innevate, ma non hanno fatto più ritorno a casa. Lì sulle montagne che amavano hanno perso la vita. Velio lascia la compagna e una figlia di cinque anni, i familiari e quanti l’anno conosciuto, in un dolore straziante che sarà difficile lenire.

Nacque in una delle tante famiglie costrette a lasciare la terra d’origine negli anni 70 e che in Piemonte costruirono una nuova vita, ma il legame con la Basilicata e con i familiari rimase sempre saldo: tante le festività e le estati trascorse qui che hanno riempito di ricordi e affetto le famiglie.
Ieri 6 aprile familiari, amici e colleghi, gli hanno potuto dire addio presso la camera ardente congiunta dalle ore 9:00 alle 21:00. Oggi invece i funerali: le cerimonie di commiato si svolgeranno separatamente alla casa funeraria Giubileo, per Velio alle ore 9:30 e per Gabriele alle 11:00. Non è previsto un corteo funebre, ma chi vorrà potrà raggiungerlo al cimitero monumentale per un ultimo saluto alle 12:50.

LA MONTAGNA, LAVORO E PASSIONE PER VELIO: «MENTE BRILLANTE» DEL CNR DI PADOVA

Ricercatore esperto di geologia e di territorio, conosciuto anche per le sue battaglie per il precariato e l’ambiente e, naturalmente, la grande passione per la montagna, così vicina in Piemonte. Al CNR di Padova si occupava dell’analisi dei dissesti idrogeologici e dello sviluppo di nuovi sistemi di allerta. A ricordarlo anche la Presidente nazionale Carrozza: «La tragedia colpisce non solo per la giovane età delle vittime, ma anche perché si è portata via due menti brillanti: il collega Velio Coviello era un esperto di rischio idrogeologico e conosceva a fondo l’ambiente della montagna, occupandosi di problematiche oggi di primaria importanza quali il ritiro dei ghiacciai, l’erosione del suolo, lo studio di frane e colate detritiche». Attualmente era inoltre impegnato con l’associazione Ingegneri Senza Frontiere in un progetto in Burkina Faso.

LA VALANGA SI È ESTESA PER 1 KM, CON UNA LARGHEZZA DI ALCUNE CENTINAIA DI METRI

Velio e Gabriele erano usciti per un’escursione alle prime ore di sabato 1 aprile per raggiungere la vetta dello Château des Dames a 3488 metri di quota, poco distante dal Cervino, ma quando amici e familiari si sono resi conto che i cellulari squillavano a vuoto, hanno dato l’allarme.

Già sabato sera i soccorritori avevano individuato una valanga nel canalone del Vofrède, ma non erano riusciti a trovare i due scialpinisti dispersi. L’ultima foto che li ritraeva insieme è servita a individuare la zona dell’escursione.  Gli uomini del soccorso alpino avevano intanto rinvenuto le loro auto. Poi la notizia che nessuno voleva sentire: i loro corpi sono stati recuperati esanimi sotto metri di neve.

IN COMUNE UN MINUTO DI SILENZIO, MENTRE GIÀ SI PENSA A TENERE VIVO IL NOME DEI DUE ATTIVISTI

In apertura della seduta del 3 aprile del Consiglio Comunale di Torino, la presidente Grippo ha fatto osservare all’aula un minuto di silenzio, «presenze attive nella vita della nostra comunità, impegnati nella politica dal basso -ha dichiarato- Attivisti nei movimenti ambientalisti, concentrati in particolare sugli effetti dei cambiamenti climatici, si sono sempre spesi in prima persona sui temi della sostenibilità».

Decine i messaggi di cordoglio arrivati, dal Sindaco Lo Russo alla Parlamentare torinese Appendino, dalle Associazioni a quanti vi collaboravano. “Fiab Bike Pride Torino” ha reso noto che «in accordo con i familiari, si è deciso di lanciare una raccolta fondi in loro nome, per realizzare progetti che li ricordino» le cui modalità e finalità saranno a breve comunicate.