BasilicataBlog

ACQUA, I DEBITI VENGONO A GALLA

Oltre ad Aqp, non pagano Ilva e il Consorzio di Stornara. Altri 200 milioni li devono Aql e il Consorzio di bonifica lucano
La Puglia deve 83 milioni di €: oggi i governatori Emiliano e Bardi dal Ministro Fitto

Ammonta precisamente ad oltre 80 milioni di euro il credito che la Regione Basilicata vanta nei confronti della vicina Puglia per l’acqua e che il Governatore Bardi, con l’aiuto di Fitto cercherà di ottenere da Michele Emiliano che, fino alla chiamata esplicita da parte del Generale e la convocazione diretta da parte di Fitto, fingeva di non vedere raccontando a tutti che tutto andava bene e problemi non ce n’erano di alcun tipo. Sono complessivamente quattro gli enti pugliesi che hanno debiti nei confronti della nostra regione per la risorsa idrica per dei pagamenti che sono irregolari o non completi dal 2003.

30 MILIONI DI EURO DA ACQUEDOTTO PUGLIESE SPA

Dal 2004 la Basilicata ha fornito all’Acquedotto Pugliese più di 3 miliardi e seicento milioni di metricubi d’acqua, a fronte dei quali la Basilicata avrebbe dovuto incassare circa trecento milioni di euro. Acquedotto Pugliese, invece, ha pagato soltanto 219 milioni di euro che, sommati ai quasi 50 milioni di euro compensati, lasciano un residuo creditorio di oltre 30 milioni di euro. Un debito che è aumentato negli anni con pagamenti sempre parziali da parte di Acquedotto Pugliese ma che si è enormemente ingigantito a partire dal 2017.

ILVA SPA ANCELOR MITTEL, NON PAGA L’ACQUA

Se Acquedotto Pugliese svolge una funzione di interesse pubblico e, seppur tra ritardi e inadempimenti parziali, si è adoperato per pagare almeno in parte i propri debiti, ancora più sintomatica del disinteresse generale della politica lucana del passato è la questione inerente l’esposizione debitoria dell’Ilva. L’Ilva, infatti, è una società privata attualmente in mano di Ancelor Mittal che dall’acqua che consu- ma produce utili ma, evidentemente, non ha l’abitudine di onorare i propri debiti. L’Ilva, infatti, avrebbe dovuto versare ai cittadini lucani un importo complessivo di oltre trentasei milioni di euro. Di questi, però, ne ha versati soltanto cinque milioni. È dal 2009, infatti, che la multinazionale dell’acciaio preleva acqua dagli invasi lucani senza pagare le somme dovute e senza che nessuno la invitasse a provvedere.

L’ACQUA LUCANA PER IL CONSORZIO DI BONIFICA DI STORNARA E TARA

Tra coloro che non pagano da sempre l’acqua alla Basilicata figura anche il Consorzio di Bonifica di Stornara e Tara il quale continua ad usare l’acqua degli invasi lucani senza pagare niente o quasi. Dal 2004 il Consorzio di Bonifica di Stornara e Tara avrebbe dovuto pagare alla Basilicata più di 22 milioni di euro. L’ente attualmente commissariato dal fedelissimo di Emiliano Alfredo Borzillo, ha pagato soltanto 50.000 euro dei 22 milioni che avrebbe dovuto. In pratica anche il Consorzio di Bonifica di Stornara e Tara non paga nulla o quasi di ciò che avrebbe dovuto.

I DEBITORI LUCANI 

In tutta onestà va detto che non solo la Puglia non paga quanto dovuto. Tra i debitori figurano anche Acquedotto Lucano e i consorzi di bonifica della Basilicata per una massa debitoria complessiva di duecentodiecimilioni di euro. Un debito, però, esclusivamente contabile e non effettivo tenuto conto che parliamo di società sostanzialmente pubbliche che dovrebbero pagare alla Regione Basilicata loro socio.

UNA FONTAMARA MODERNA

Esattamente come nella Fontamara di Ignazio Silone, l’acqua dei “cafoni” lucani è stata regalata alla più ricca Puglia e addirittura ad una multinazionale senza che, fino ad oggi, nessuno alzasse il dito per chiedere di essere pagati. € 83.456.103 è quello che Acquedotto Pugliese, Ilva e Consorzio di Bonifica di Stornara devono alla Basilicata. Un importo pari ad una finanziaria che potrebbe cambiare il volto della Basilicata. Ci voleva il centrodestra al Governo, l’impegno di Bardi e di Latronico per aprire la vertenza e alzare la voce per provare a restituire ai cittadini quanto di loro spettanza.

NE PARLIAMO A CANTIERE ITALIA

Nel nostro piccolo, per quanto è nelle nostre possibilità ci metteremo tutto l’impegno possibile per te- nere alta la soglia di attenzione sulla vicenda fino alla sua migliore soluzione. Un impegno che, ovviamente, non si limita alla nostra testata ma anche alla nostra emittente televisiva che grazie alla rivoluzione del canale nazionale inizierà subito a portare la voce della Basilicata in tutta Italia. Il primo approfondimento questa sera alle 21 a “Cantiere Italia” sul canale 68 premendo il tasto blu chiunque da qualsiasi zona d’Italia potrà rendersi conto della situazione e degli sforzi che il Governatore Bardi sta compiendo negli interessi dei lucani. Nella trasmissione realizzata a Bari saranno ospiti di Onofrio D’Alessio il Direttore dell’approvvigionamento idrico di Aqp Gianluigi Fiori e Gianluca Vurchio, componente del direttivo dell’Autorità Idrica Pugliese.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti