SÌ A FORESTALI E AUTONOMIA DIFFERENZIATA
Non passa la contrarietà al dl Calderoli. Rettificato il rendiconto regionale del 2021. Consiglio regionale, dopo le proteste i lavoratori avranno le loro 181 giornate
Maggioranza e opposizione restano ferme sulle loro posizioni in Regione Basilicata. Sarebbe certante strano vederli sulla stessa linea politica ma ci si augura che almeno su questioni di comune interesse si possa aprire un confronto e poi, perchè no, collaborare a una soluzione comune. In ballo come sempre, va ricordato, c’è il bene dei lucani. È questa la strada maestra su cui il parlamentino lucano dovrebbe basare sempre il suo mandato. Eppure non è sempre così.
GALELLA E LA GAFFE CONTRO L’OPPOSIZIONE
Dopo rinvii e momenti di tensione si è finalmente giunti a discutere dei lavoratori del settore Idraulico-Forestale. Manifestazioni, proteste e promesse hanno finalmente portato il Consiglio regionale a far sì che l’aumento delle giornate tanto auspicato divenisse qualcosa di concreto. A farsi portavoce della battaglia in questi mesi è stato il capogruppo di Italia Viva, Luca Braia. Dopo aver ascoltato le istanze dei lavoratori e portato in Consiglio le problematiche era riuscito ad ottenere di discutere una mozione (firmata da diversi colleghi in seguito) e avere un impegno della Giunta. Dopo una riunione fiume con i lavoratori ieri tutto il Consiglio si aspettava di discutere e approvare la mozione del renziano. L’assessore al ramo Galella però presa la parola, sull’invito di Bardi, per aggiornare sulla riunione appena terminata probabilmente preso dall’impeto ha esternato parole poco carine contro l’opposizione. Che l’assessore abbia ribadito l’impegno costante della maggioranza verso le dinamiche dei lavoratori ci sta, ma che metta in dubbio l’interesse delle opposizioni definendo il loro lavoro solo una sorta di volontà “a mettere il cappello in testa” su possibili vittorie pare esagerato.
GLI STRALI DELL’OPPOSIZIONE CONTRO QUEL PASSATO DA ULTRAS DI GALELLA
Che la frase dell’assessore alle Attività Produttive sia stata infelice è fuori discussione. Come anche l’ira delle opposizioni appare più che giustificata. Probabilmente quello che andrebbe messo da parte è giudicare l’operato di una persona dal suo passato. Certamente Galella è l’assessore più sotto tiro negli ultimi tempi. Già dal suo insediamento le polemiche non sono mancate. La sua “colpa”: essere un tifoso accanito del Potenza Calcio. Conseguenza che in politica non è certo una macchia quando si lavora per il bene della città che si ama, ma che può essere una colpa quando invece si parla a nome della regione intera soprattutto quando all’altra provincia hai sempre fatto pochi apprezzamenti (per non dire nessuno in precedenza). La questione però sembrava risolta fino a quando negli scorsi giorni sempre su questa linea del campanilismo l’assessore ha messo nuovamente in discussione la sua terzietà, portando un progetto nato per Matera a Potenza. E così il suo passato da ultras è nuovamente venuto a galla. Rimarcato nuovamente ieri, quando le opposizioni hanno ricordati a Galella che certe affermazioni sull’operato della opposizione sono da derubricare a cori da stadio.
BARDI IL BUON PADRE DI FAMIGLIA
Per metà dei lavori il dibattitto è stato incentrato sulle affermazioni dell’assessore Galella a poco è servito il suo chiedere scusa. A doverci mettere una pezza è stato il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi. Il governatore ha cercato di minimizzare le affermazioni del suo assessore spiegando la sua totale buonafede nelle parole asserite sulla opposizione. Da bravo mediatore quale è diventato, il governatore ha infatti fatto sì che con alcune modifiche dell’ultimo momento e un colloquio aperto con l’opposizione la mozione che era stata messa in discussione non solo venisse discussa ma anche approvata. Bardi ha mostrato non solo diplomazia ma sangue freddo verso una questione che sarebbe potuta diventare più pesante del previsto. Ed è chiaro, almeno per chi mastica un po’ di politica, che ora come ora mettersi contro i meloniani non era certo una strategia a suo favore.
FORESTALI: C’È L’IMPEGNO PER LE 181 GIORNATE
Dopo le modifiche richieste da Bardi il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la mozione di iniziativa dei consiglieri Braia e Polese (Iv-RE), Cifarelli (Pd), Trerotola (Pl) e sottoscritta in aula dal consigliere Sileo (Gm) finalizzata al raggiungimento delle 181 giornate lavorative di tutti i lavoratori inseriti nella Platea Unica regionale del settore Idraulico – Forestale. Con il documento si impegna il Presidente della Giunta regionale “a porre in essere tutti gli atti utili ad incrementare le giornate progressivamente a partire dal 2023 di tutti i lavoratori inseriti nella Platea Unica dei lavoratori del settore idraulicoforestale di cui alla L.R. n. 11/2 018, nonché per tutti i lavoratori ex beneficiari del Reddito Minimo di Inserimento fuoriusciti dalla platea della mobilità ordinaria, utilizzati per l’attuazione del Progetto Tecnico dei Servizi Agro-Ambientali”. Con la mozione si fa presente che nell’anno 2022 la Platea Unica dei lavoratori del settore idraulico-forestale era costituita da n. 2855 unità lavorative di cui 1718 a tempo determinato (151giornate CAU), 724 a tempo determinato (163 giornate CAU), 413 ex vie blu (181giornate CAU) e che anche la spesa complessiva di finanziamento dei progetti nell’ultimo quinquennio si è ridotta di circa 16 mln di euro.
RENDICONTO 2021 REGIONE BASILICATA, SÌ DALL’AULA
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il disegno di legge concernente il “Rendiconto Generale della Regione Basilicata per l’esercizio finanziario 2021”. Il presente ddl sostituisce integralmente il disegno di legge approvato con la delibera di Giunta regionale n. 527 del 10 agosto 2022 in quanto è stato necessario attenersi ai rilievi contenuti nella Decisione n.61/2022 della Corte dei Conti che ha parificato il Rendiconto 2021 approvato con la Dgr 527 con delle eccezioni. I rilievi contenuti nella citata sentenza riferiti al 2021 hanno originato delle modifiche sulle poste accantonate e sulle risorse vincolate del risultato di amministrazione 2021, con una rideterminazione delle risultanze del Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2021 della Regione Basilicata rispetto al documento approvato con la deliberazione n. 527/2022. Il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2021 è così determinato: fondo di cassa euro 408.311.408,57; residui attivi euro 1.382.707.932,22; residui passivi euro 800.611.845,73; fondo pluriennale vincolato euro 435.793.176,11; avanzo di amministrazione euro 554.614.318,95; parte accantonata euro 84.243.018,63; parte vincolata euro 527.569.383,26; disavanzo accertato euro – 57.198.082,94.
AUTONOMIA DIFFERENZIATA: VINCE LA PERSEVERANZA DI BARDI
Si arriva dopo numerosi slittamenti anche a discutere sulla mozione a firma di Viziello sull’autonomia differenziata, presentata in Aula l’8 marzo scorso, sottoscritta da Cifarelli, Giorgetti, Perrino, Leggieri e Zullino. Ne è seguito un dibattito nel quale sono intervenuti i consiglieri Sileo, Leone, Giorgetti, Cifarelli, Braia, Perrino, Zullino e Leggieri, con le conclusioni affidate al presidente della Regione Bar- di. La mozione è stata respinta con 10 voti contrari, quelli di Lega, Idea, Bp, FI, FdI e Sileo del Gruppo misto, 7 voti favorevoli, quelli di Iv-RE, Pd, M5s, BO e Giorgetti del Gruppo misto. Subito dopo la consigliera Sileo ha chiesto l’iscrizione della mozione a sua firma “Iniziativa per l’attribuzione alla Regione Basilicata di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”, richiesta accolta dall’Assemblea.