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UN VITELLO DECAPITATO NEI TERRENI DELL’AZIENDA: PUCILLO PARE FOSSE GIÀ NEL MIRINO DI QUALCUNO

Nuovi particolari sulla morte del medico-allevatore di Pescopagano: la cinta di cuoio sarebbe stata trovata spezzata in più punti

Dal 21 marzo scorso, quando il cadavere del medico Lorenzo Pucillo fu ritrovato nei terreni della sua azienda agricola in agro di Pescopagano, continuano ad emergere dettagli sugli avvenimenti passati. L’ultima notizia riguarda presunte intimidazioni che il medico avrebbe ricevuto, non si sa da chi, ma che lui stesso avrebbe raccontato in paese, e riguarderebbero un vitello decapitato nei suoi campi di pascolo e alcuni conigli morti. I fatti a quanto pare risalirebbero a 6-7mesi fa, mentre l’episodio delle galline sgozzate rinvenute sulla soglia di casa e sul davanzale dell’abitazione di Pucillo, risalirebbero a circa 2 anni fa. Questo dunque farebbe pensare ad acredini dalle radici profonde. A confermarlo anche la crudeltà dell’omicidio testimoniata dallo stato di ritrovamento del cadavere e da alcuni reperti sull’abbigliamento. Il capo di Pucillo parrebbe difatti essere stato picchiato violentemente e lo confermerebbero le diverse fratture alla testa, procurate probabilmente con un bastone, facilmente reperibile in quell’area, o dal calcio stesso del fucile. Ciò sarebbe avvenuto dopo il primo colpo sparato al torace dell’uomo e prima dello sparo tra gola e mento. Per quanto concerne l’abbigliamento, oltre come noto a non indossare il giubbotto (forse portato via insieme al cellulare) ed avere i pantaloni abbassati (probabilmente nel tirare il cadavere per spostarlo), aveva anche la cintura di cuoio spezzata in più punti e la fibbia rinvenuta accanto al corpo. Potrebbero essere questi ulteriori indizi dello spostamento del cadavere, avvenuto per trascinamento dal luogo in cui è stato sparato all’avvallamento tra i rovi in cui è stato poi ritrovato. Anche su quest’ultimo oggetto, la fibbia della cintura, ci sarebbero indagini in corso, per capire se conservi tracce di DNA estraneo alla vittima. I Carabinieri con i cani molecolari si sono già recati sul luogo del delitto lo scorso 4 aprile, per cercare tracce umane e non va escluso si possano avere ulteriori notizie a seguito di eventuali comparazioni di DNA. I cani avrebbero cercato tracce non solo sul “luogo del delitto”, ma anche nella zona circostante, evidentemente per cercare qualcosa che possa collegare e collocare fatti e persone. Pucillo, dentista e medico sportivo, si era dedicato totalmente all’allevamento delle mucche della pregiata razza podolica con oltre 70 capi e contava di ingrandirsi ancora, avendo un terreno molto vasto. Un luogo non facile da raggiungere, cui si accedeva attraverso tre diverse strade. Chi si è recato in contrada Cucumiello la mattina del 21 marzo per aggredire a morte il medico-allevatore l’ha evidentemente fatto conoscendo bene la zona, muovendosi con dimestichezza. Al lavoro i militari della stazione di Pescopagano, della Compagnia di Melfi e del Nucleo Investigativo di Potenza, con indagine coordinata dal Pm Giuseppe Borriello e dal Pro- curatore capo Francersco Curcio, mentre il fascicolo per omicidio resta aperto contro ignoti.

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