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SI PARTE MALE GIÀ DAL DUP, OGGI IL BILANCIO PREVISIONALE

Potenza presidenza consiglio comunale: fumata nera

Si è tenuta ieri la prima delle due sedute del Consiglio comunale di Potenza afferenti il Bilancio di previsione e documenti propedeutici. Quella riferita all’aggiornamento del Documento unico di programmazione per il triennio 2023-2025. Un documento come avevamo già spiegato da queste colonne, propedeutico al Bilancio di previsione che verrà discusso nel consiglio comunale di oggi. Subito dopo la breve esposizione dell’assessore al bilancio Gianmarco Blasi che ha elencato per sommi capi gli interventi che l’Amministrazione intende effettuare, il sindaco Guarente chiede una sospensione di un’ora e mezzo per impegni istituzionali. La richiesta accende una polemica che il presidente pro tempore Bernabei stenta a spegnere. Alla fine l’assemblea approva la sospensione a maggioranza dei presenti. Dopo due sospensioni sono presenti 26 consiglieri e si procede con la discussione dell’importane documento che contiene al suo interno i progetti pensati dall’Amministrazione Guarente con le ingenti somme messe a disposizione tra Pnrr, Iti e altro. La discussione è molto accesa e l’occasione è ghiotta per intavolare un dibattito sulle attività messe in campo dal governo cittadino. L’opposizione rimarca tutte le “promesse elettorali” mancate tanto nella periferia della città quanto nel centro urbano, i consiglieri di maggioranza invece nei loro interventi rimarcano le “cose fatte” e gli interventi posti in essere. Non sono mancate polemiche e recriminazioni con diversi riferimenti alle Amministrazioni passate. Tra gli interventi più interessanti quello del consigliere e capogruppo di “Noi con l’Italia” Francesco Cannizzaro che condivide con l’assemblea una sua riflessione sulla città, su ciò che manca e sulla visione che si dovrebbe avere perchè Potenza sia veramente una città capoluogo di regione. La visione di città che per Cannizzaro si basa su 3 pilastri fondamentali: economia, politiche sociali, giovani e futuro. Se non si dà una prospettiva e un’idea di futuro ai giovani, difficilmente la città potrà rinascere, nonostante tutti gli interventi programmati. Cannizzaro riporta la sua stessa maggioranza con i piedi per terra dalle lusinghe reciproche per i lavori svolti, ricordando che il bilancio di una Amministrazione avviene solo tramite il consenso degli elettori alla fine del mandato e non prima con autoreferenze. Alla fine di tutti gli interventi, l’assemblea approva a maggioranza dei presenti l’aggiornamento del Documento unico di programmazione. Oggi, invece, si discuterà il Bilancio di previsione, altro documento che come ha ricordato l’assessore al Bilancio Gianmarco Blasi è essenziale per poter accedere alla sottoscrizione del patto “Salva Città” fortemente voluto dal governo nazionale per aiutare le città indebitate.

ELEZIONE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Anche ieri si è tenuta la votazione per l’elezione dell’Ufficio di Presidenza e anche ieri, inutile dirlo, è andata a vuoto. Erano 29 i consiglieri presenti. Ancora una volta molte le schede bianche e nulle e qualche “audace” che ha votato per Di Giuseppe, Restaino, Velluzzi, Caló e Lamonea. È chiaro che non ci sia nessun accordo all’orizzonte nonostante i proclami e nonostante gli appelli del sindaco al senso di responsabilità. Senso di responsabilità che visti i risultati mancherebbe tanto nella maggioranza quanto nell’opposizione. Oggi l’assemblea ci riprova ma sembra farsi sempre più strada la scelta “di non scegliere” mantenendo Rocco Bernabei a ricoprire il ruolo di presidente pro tempore mnco delle funzioni più importante del ruolo che ricopre. Ma evidentemente fa più comodo così.

Rosamaria Mollica

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