DEBITI E TARIFFE, TUTTI CON BARDI
OLTRE IL GIARDINO – Acqua lucana, buchi pugliesi. Braia e Quarto: «Paghino quanto devono»
Grazie a “CronacheTV” sul Canale 68 del Digitale Terrestre continua ad essere portata all’attenzione nazionale la questione dell’acqua lucana e dei rapporti tra la Basilicata e la Puglia. Se l’altro ieri ne abbiamo parlato dalla redazione barese con autorevoli ospiti tecnici e politici della Puglia, ieri è stata la volta di politici lucani confrontarsi tra di loro a “Oltre il Giardino” condotto da Paride Leporace con l’intervento di Luca Braia, consigliere regionale di Italia Viva e Piergiorgio Quarto, consigliere regionale e segretario regionale di Fratelli d’Italia.
IL PUNTO DI ONOFRIO D’ALESSIO
A fare il punto della situazione è stato Onofrio D’Alesio che aveva condotto la precedente trasmissione e che ha spiegato quanto appurato dal proprio approfondimento della questione cercando di mettere insieme un po’ i tasselli di questo mosaico perché in realtà gli 83 milioni che rivendica la Regione Basilicata sono ripartiti. Non tutto il debito è dovuto da Acquedotto Pugliese che una situazione debitoria di circa 30 milioni di euro ma ci sono altri due debitori: l’Ilva e i Consorzi di Bonifica. «Per quanto riguarda l’ILVA – ha specificato D’Alesio conformemente a quanto rivelato dal nostro editoriale di qualche giorno fa – è dal 2009 che la multinazionale dell’acciaio preleva continuamente acqua dagli invasi lucani ma non paga le somme dovute e potrebbero esserci dei problemi dovuti ai passaggi di proprietà che la Regione Puglia dovrà risolvere con una propria mediazione». Ancora più problematica, secondo D’Alesio, la situazione dei Consorzi di Bonifica, definiti dal direttore della redazione pugliese dei «carrozzoni utilizzati per anni o forse per decenni come strumento clientelare arrecando agli agricoltori più fastidi che servizi con immense voragini nei bilanci». Un quadro, dunque tutt’altro che semplice quello che dovranno affrontare Emiliano e Bardi alla presenza di Fitto nella riunione convocata per Martedi scorso e rinviata alla settimana prossima per impegni istituzionali imprevisti. Un’analisi franca che consente a Leporace di ricordare che Salvemini diceva che l’acquedotto pugliese ha fatto più mangiare che bere.
LA PUGLIA PAGHI QUANTO DEVE
«La Puglia deve fare la sua parte e impegnarsi sia per i debiti dei consorzi che per quello che l’ILVA deve alla Regione Basilicata» questo in sintesi il pensiero di Luca Braia che rivendica anche per il suo Partito sia pugliese che lucano il merito di aver sollevato la questione ed essersi adoperato per cercare delle soluzioni. Dello stesso avviso Piergiorgio Quarto che ha precisato che «per la prima volta dopo 15 anni le rivendicazioni di Bardi hanno determinato la costituzione di un tavolo nazionale presieduto dal Ministro Fitto per affrontare la questione in modo da creare le condizioni per mettere l’acqua al centro della politica». In attesa che anche il Partito Democratico di Basilicata dica qualcosa sulla vicenda non possiamo che essere soddisfatti che Italia Viva e Fratelli d’Italia raccolgano il nostro invito di unirsi al di sopra delle parti politiche intorno al Presidente Bardi per difendere gli interessi del nostro territorio
RIVEDERE LE TARIFFE
Ovviamente l’impegno per recuperare le somme dovute non è sufficiente per risolvere la questione, è necessario anche rivedere le tariffe perché, come ricorda Braia, anche a causa dell’aumento dei costi energetici «paga l’acqua all’ingrosso e vorrebbe costi al consumo quando praticamente la restituisce sempre ai lucani» ma i costi energetici sono aumentati e, quindi, serve rivedere le tariffe. Posizione questa condivisa dallo stesso Quarto che precisa che le tariffe, stante l’aumento dei prezzi dell’energia, devono essere almeno triplicate. Entrambi respingono al mittente le velate accuse pugliesi sull’utilizzo non corretto delle risorse spiegando che sono state usate per forestazione e altre opere di miglioramento ambientale.
IL NOSTRO IMPEGNO CONTINUA
Cronache è stata la prima e fin ora unica testata giornalistica che ha sollevato la questione delle compensazioni ambientali e dei debiti che la Puglia ha nei confronti della Basilicata, lo abbiamo fatto ad ogni livello ottenendo l’attenzione della politica e della società civile. Grazie al canale nazionale 68 (tasto blu) la nostra televisione è in grado di portare le informazioni in tutta Italia e, grazie alla nostra redazione pugliese, a prendere le notizie anche dalla vicina Puglia e di confrontare le posizioni. La comunanza di posizioni tra Italia Viva e Fratelli d’Italia ci lascia presagire che la politica lucana sarà in grado di trovare l’auspicata compattezza in nome degli interessi dei lucani. Da parte nostra a tutti i livelli l’impegno di continuare ad informare e sensibilizzare sul tema fino a quando non ne saremo venuti a capo. Il compito dell’informazione è quello di far conoscere e di prendere posizione, noi continueremo a farlo sempre.