ACTA, PER L’AU NÈ LAUREA NÈ REQUISITI
Potenza a fine mese scade il mandato di Naborre, amministratore unico cercasi (?) per la partecipata. Lo strano Avviso, per candidarsi basta la qualunque: che sia Rocco Coviello il prescelto da Guarente?
Fenomenologia della fattispecie che non c’è: per l’Acta Spa, società totalmente partecipata dal Comune di Potenza e che opera nella gestione dei servizi pubblici e privati ambientali integrat, il sindaco leghista Mario Guarente è alla ricerca del molto probabilmente nuovo Amministratore unico. C’è un forse dovuto al fatto che l’attuale Au Camillo Naborre, il cui mandato a poco meno di 74mila euro lordi annui scade a fine mese, potrebbe ricandidar- si ed eventualmente essere riscelto dato che non è stato già nominato consecutivamente 2 volte nella società in house del Comune. Nel caso del rinnovo dell’incarico si tiene conto dei risultati effettivamente conseguiti nell’esercizio del mandato. Di conseguenza un bis dell’avvocato di Pescopagano iscritto al Foro di Potenza significherebbe l’approvazione senza se e senza ma della gestione economica dell’Acta nell’ultimo triennio. Il precedente primo cittadino del capoluogo lucano, Dario De Luca, optò in un certo senso per, via rimodulazione, la conferma di Roberto Spera, già presidente del CdA, quale Au dell’Acta. Al di là delle possibili possibilità, la certezza dell’Avviso per la presentazione delle candidature. L’11 maggio, la chiusura della finestra temporale messa a disposizione della platea degli aspiranti Au. Nuovo Avviso, ma già nota problematica: con sottesa modalità del tipo semi-automantica, la sottratta completezza dei requisiti richiesti con particolare riferimento a quelli specifici. La genericità della formula di stile quale quella utilizzata, «i rappresentanti devono possedere una competenza tecnica ed o giuridica ed o amministrativa adeguata alle specifiche caratteristiche della carica da ricoprire e all’attività svolta dall’Ente, cui la nomina si riferisce», appare inidonea ad accertare la piena corrispondenza tra la i titoli ed il soddisfacimento della finalità propria dell’Avviso, nonchè tra la persona e glii obiettivi che il Comune si propone di raggiungere attraverso la partecipazione. Non solo. Il problema, non lo sarebbe in presenza di realmente espressi requisiti specifici già nell’Avviso, è che la nomina avverrà ad insindacabile giudizio del sindaco che, ricadendo l’incarico nell’intuitu personae, sceglierà l’Amministratore unico su base fiduciaria. Più precisamente non ci sarà una graduatoria finale di merito. Tra gli ammessi, tutti nominabili. Inverosimile che il Segretario generale comunale non procederà ad un effettivo vaglio dei requisiti in capo ai candidati per accertare la maturata esperienza nel settore in base a indicatori quali, per esempio, il possesso di specifica laurea e un’esperienza almeno triennale, ovvero quinquennale, anche alternativa in attività di amministrazione o controllo o direzione presso società di capitali o attività professionali attinenti al settore operativo in questione. Il nuovo Au dell’Acta, sul- la carta durerà 3 esercizi, fino al 2026 o meglio fino all’assemblea di approvazione del bilancio consuntivo 2025. L’anno prossimo, però, le amministrative nel capoluogo e con lo spoils system, entro i tempi, se cambia il sindaco può cambiare anche l’Au, ma ciò riguarda evenienze future. All’attualità, considerando la scelta insindacabile e l’intuitu personae schiacciato sulla volontà del sindaco, l’assenza di requisiti specifici, avvalora, e nei limiti non soltanto in maniera astratta, l’ennesima strategia di spartizione politica delle poltrone. Assenza di requisiti specifici e Laurea non prevista: soprattutto il secondo elemento ben si associa con i rumors in Comune che indicano in Rocco Coviello, più volte consigliere comunale di Potenza, ex assessore all’Ambiente, e Capo di Gabinetto, senza Laurea, con De Luca prima e Guarente poi, la persona che sarà scelta dal primo cittadino quale nuovo Amministratore unico dell’Acta.
Di A. Carponi