AUMENTI E BILANCIO, LE OPPOSIZIONI SMONTANO SINDACO E MAGGIORANZA
Capoluogo, i consiglieri: «esausti delle vacue promesse»
All’indomani dell’approvazione del bilancio di previsione avvenuta durante il Consiglio comunale fiume tenuto giovedì, i consiglieri di opposizione rimarcano la mancanza di unità nella maggioranza oltre ad una visione della città che «non corrisponde alla realtà». Gli argomenti trattati durante la Seduta sono stati tanti come tanti sono stati gli interventi dei consiglieri, tanto di maggioranza quanto di opposizione. Tra i provvedimenti da approvare c’era anche quello riferito alle aliquote Imu. Un provvedimento sul quale il consigliere di centrosinistra Vincenzo Telesca ha presentato un emendamento volto ad aiutare i cittadini proprietari di terreni edificabili che in realtà non riescono a costruire: «La maggioranza ha bocciato nuovamente l’emendamento sull’imposta Imu. Un emendamento di buonsenso con il quale si chiedeva di ridurre l’imposta e andare incontro ai cittadini che puntualmente pagano senza poter realmente costruire. La mia proposta però per l’ennesima volta non è stata presa in considerazione». Altro tema sul quale il consigliere Vincenzo Telesca è intervenuto è quello sulla maggiorazione dell’addizionale Irpef ai redditi superiori a 50 mila euro dello 0,2%. «Questo è un provvedimento legato al patto “Salva Città” e al piano di riequilibrio. Finchè non verrà sottoscritto il patto con il Ministero questo provvedimento non entrerà in vigore. Si sarebbe potuto discutere del provvedimento dopo la sottoscrizione e non in questa fase. È 167 mila euro la somma derivante dall’adozione del provvedimento che andrà ad incidere su cittadini che già pagano le tasse e sui quali il Comune così riscuoterà un maggior gettito per la città. Nel mio intervento ho sottolineato l’inesistenza da parte dell’Amministrazione di procedere alla riscossione di tutti i soldi non versati. Soltanto nel 2022 ad esempio su 550 mila euro è stato percepito soltanto il 17 %. Per non parlare dei 3 milioni di euro derivanti da imposte patrimoniali da recuperare. Somme derivanti dai fitti e da altre tassazioni. L’Amministrazione in 4 anni non ha fatto nulla per recuperare queste somme però decide di recuperare fondi per risanare le casse comunali andando a tassare ulteriormente chi molto probabilmente le tasse già le paga». Sul bilancio di previsione oltre a sottolineare questa incapicità del Comune di percepire le somme derivanti da entrate patrimoniali, difficoltà che riguarda anche l’Acta, Telesca ha sottolineato: «L’Acta dal 2020 non procede con il recupero della Taric e ora ha deciso di affidare ad una società esterna la riscossione del tributo. Tra Acta e Comune si potrebbero recuperare circa 10 milioni di euro con i quali effettuare interventi per la città e migliorare la qualità della vita. Oltre alla situazione Acta poi c’è anche quella inerente l’inesistenza delle vendite immobiliari, che pure fanno parte di questo bilancio ma che non si vendono perchè i prezzi sono molto alti». «In questo bilancio ci sono anche tutte le somme ereditate dalla scorsa Amministrazione. 40 milioni di euro dell’Iti, oppure i soldi in più per la cittadella di Bucaletto. Poco è stato speso. La maggioranza sembra essere più preoccupata a litigare e non a guardare al futuro della città. Hanno fatto passare 4 anni senza utilizzare i fondi ereditati e solo ora vogliono utilizzarli per effettuare interventi sulla città. Dichiarano di avere un bilancio florido derivante da entrate extra, Pnrr in primis, ma che a poco serviranno perchè in un anno poco si potrà fare» ha concluso Vincenzo Telesca . Anche la consigliera di centrosinistra Angela Blasi ha rimarcato l’«incapacità di questa maggioranza di recuperare i soldi derivanti dai tributi e dai fitti. Nel bilancio poi non sono stati stanziati abbastanza fondi per il sostegno ai disabili e anche i fondi per lo sport non sono abbastanza se pensiamo che Potenza è stata nominata “Capitale dello Sport” ma eventi sportivi di rilievo , tranne qualche caso, non se ne sono avuti. L’amministrazione Guarente è ferma al palo da 4 anni nonostante la maggioranza ab- bia affermato il contrario durante il Consiglio comunale. La città è ferma nonostante la maggioranza abbia affermato il contrario durante il Consiglio comunale. Sono indietro su tutto e sono sordi alle problematiche dei cittadini e degli esercenti, soprattutto di quelli del centro storico». «Una maggioranza ormai sbrindellata e con numeri risicati che riesce a fatica ad approvare il bilancio di previsione che prelude all’ultimo anno di consiliatura» a tuonare è il consigliere Pierluigi Smaldone di “Potenza Città Giardino”. «Abbiamo assistito ad un dibattito sterile e autoreferenziale in cui numerosi sono stati gli attacchi e le “frecciatine” intercorse tra i membri della maggioranza (probabilmente anche in vista del rinnovo dei vertici Acta). – spiega il consigliere Smaldone – I numeri non lasciano spazio a grandi interpretazioni, ma una cosa è certa: il bilancio del Comune di Potenza rispecchia la qualità dell’azione amministrativa di questa giunta. Incrementi di tasse e riduzioni dei servizi, al netto di qualche maldestro tentativo di aggiustare il tiro: in casa Guarente il clima è teso, la campagna elettorale è aperta e i cittadini ne pagheranno le conseguenze». A fargli eco i consiglieri Michele Beneventi e Enzo Stella Brienza del gruppo “Potenza Prima”: «Il consiglio comunale del 13 aprile ancora una volta ha evidenziato tutti i limiti di una maggioranza incapace di eleggere l’Ufficio di Presidenza dopo ol- tre un anno. L’unico obiettivo è stato quello di votare, con numeri risicati, un bilancio prodromico alla prossima campagna elettorale. Poca enfasi sull’aumento delle tasse: l’importante era pubblicizzare i fondi Pnrr e non riconoscere che, ad oggi, sono state fatte solamente promesse che si continuano ad elargire dopo quattro anni di gestione. Purtroppo la disastrata situazione della nostra città, dal centro alla periferia, è sotto gli occhi di tutti e i cittadini sono esausti delle vacue promesse fatte dall’amministrazione Guarente».