RISOLUZIONE CENTENARIO SCOTELLARO E POI NULLA
L’ennesimo consiglio regionale di assenteisti ma entro fine mese da approvare il bilancio. Fratelli d’Italia e Lega ancora ai ferri corti per i fondi della Sanità privata convenzionata
Un aggiornamento dei lavori a data da destinarsi. Si conclude così l’ultimo Consiglio regionale della Basilicata che ha visto la discussione solo di un punto all’ordine del giorno: una risoluzione per la celebrazione del centenario per la nascita di Rocco Scotellaro. Giunta completamente assente e parte dei consiglieri dileguati. Poca la presenza in Aula per permettere la discussione e l’approfondimento delle diverse questioni ancora in sospeso. Se la Giunta, ha detta dei ben informati, sarebbe stata assente per impegni istituzionali non può dirsi lo stesso per i consiglieri regionali. Probabilmente le imminenti elezioni amministrative hanno avuto la meglio sui lavori del Consiglio. Diversi infatti i consiglieri non solo impegnati dietro le quinte a muovere i diversi consensi per i vari candidati sindaco ma anche diversi i consiglieri candidati in prima persona tra le liste elettorali. Ha detta di qualcuno però la questione non sarebbe solo riconducibile agli “impegni” delle amministrative. In realtà alla base della seduta flash e poco partecipata ci sarebbero, come sempre, i mal di pancia della maggioranza legati al bilancio regionale. Infatti, se nella seduta di ieri si è riusciti senza difficoltà ad approvare all’unanimità una risoluzione proposta da Cifarelli ed altri consiglieri con la quale si impegnano i Presidenti di Giunta e Consiglio regionale “a favorire il coordinamento delle azioni ed attività tra il Comitato nazionale ed il Comitato scientifico regionale e a verificare la possibilità di reperire ulteriori risorse utili a finanziare il programma generale delle celebrazioni”, non può dirsi lo stesso per il bilancio. Motivo che avrebbe spinto il governatore Bardi a non fissare ancora una data per la discussione. Per l’approvazione del bilancio sarebbero in corso ancora delle trattative interne alla coalizione i centrodestra. Se infatti dall’opposizione ci si aspetta che faccia le “pulci” su ogni singolo capitolo di spesa non è lo stesso dalla coalizione che appoggia Bardi. La questione del bilancio è però fondamentale: il documento va approvato entro il 30 aprile per evitare il commissariamento della sanità lucana. Ci sarebbe il tempo entro fine maggio ma i conti della sanità lucana in rosso non permettono tale slittamento dell’approvazione. Il centrodestra per trovare l’intesa e andare in Aula ha a disposizione soltanto 12 giorni. Ed è proprio sui fondi destinati alla sanità che ci sarebbe lo scontro interno al centrodestra. Tutto nasce dopo la famosa delibera di Giunta del 30 marzo scorso proprio per appianare la lunga vertenza sulla sanità privata. Da un lato la netta posizione dei vertici di Fratelli d’Italia che hanno denunciato pubblicamente come gli accordi presi con i rappresentanti delle strutture che operano nel settore della sanità privata e che erogano le prestazioni in convenzione con il servizio sanitario regionale non sono stati rispettati. «Un comportamento che va contro i principi della buona amministrazione e che mina la fiducia dei cittadini» recitava testualmente la nota dei meloniani. Dall’altro lato dura la replica della Lega (partito dell’assessore regionale alla Sanità Fanelli) che con una nota a firma del commissario regionale Pe- pe e del capogruppo in consiglio Cariello che hanno rimarcato la necessità di un’azione corale, leale e determinata tra i partiti di maggioranza. Una spaccatura non di poco conto se si considera che i due partiti già da tempo hanno rapporti tesi, da quando FdI ha rubato lo scettro di gruppo più numeroso in Consiglio proprio alla Lega. Situazione che è andata peggiorando anche in vista di queste amministrative dove i due partiti in diversi comuni si scontreranno ognuno con un proprio candidato sindaco. Fratelli d’Italia senza troppi giri di parole chiede che la delibera venga modificata e che nel bilancio i fondi a disposizione della sanità siano rivisti. Dall’latro lato la Lega che difende l’operato del proprio assessore e non vuole cedere su nulla. Nel mezzo il governatore Bardi che ancora una volta prova a fare il buon padre di famiglia provando a mettere tutti d’accordo. Al momento però la situazione non sembra essere delle migliori. Il tempo stringe e il commissariamento senza una sintesi potrebbe diventare una realtà. Bardi dovrà giocarsi ogni singola carta e trovare una intesa con i meloniani che se dovessero decidere di trascinare la questione ancora a lungo aprirebbero una vera e propria crisi in Regione.