RMI E TIS, SOSTEGNO DAL COMUNE DI MONTEMURRO
«Vicini ai lavoratori e intenzionati a collaborare con la Regione affinché si ponga fine all’annosa questione»
Nell’ultimo Consiglio Comunale di Montemurro si è discusso ed «è stato approvato il sostegno e la tutela dell’attività dei lavoratori Tirocini di inclusione sociale e Reddito minimo di inserimento. Siamo davvero riconoscenti per l’impegno ed il lavoro che quotidianamente essi svolgono nel nostro paese» spiegano dall’Amministrazione guidata dal Sindaco Senatro Di Leo.
La decisione, «considerato che i lavoratori TIS e RMI della Basilicata impegnati da anni in progetti di pubblica utilità, collocati nelle scuole, nei tribunali, nei comuni, nel verde pubblico e in tanti altri ambienti di lavoro della pubblica amministrazione, svolgono attività quasi gratuite, con il misero riconoscimento della somma di circa 550 euro al mese; accertato che espletano attività di interesse collettivo, quali manutenzioni, assistenza ai disabili, conduzione dei pulmini, attività di pulizia, senza un contratto di lavoro; atteso che negli anni questi lavoratori hanno acquisito professionalità e competenze riconosciute da tutti, ma formalmente e nei fatti non rientrano in nessuna tipologia di contratto di lavoro, hanno solo doveri ma non beneficiano di alcuna delle garanzie riconosciute dall’ordinamento, alla malattia, ai contributi pensionistici, ecc ma che hanno diritto ad una tipologia di rapporto di lavoro che gli assicuri le garanzie legislative; i lavoratori in questione non rivendicano un posto di lavoro tramite percorsi privilegiati ma solo un rapporto di lavoro per espletare attività lavorative per conto della collettività ed espletano attività finalizzate a garantire servizi di utilità pubblica con un sussidio assolutamente insufficiente». Con queste premesse il Comune ha deliberato di sostenere «le iniziative messe in campo dai lavoratori Tis e Rmi lucani, nonché di manifestare da subito l’intento a collaborare con la Regione affinché si ponga fine a questa annosa questione, trovando soluzioni risolutive per gli stessi lavoratori».