DA BRATISLAVA SERGIO MATTARELLA: “DISINFORMAZIONE PERICOLO INSIDIOSO CHE VA CONTRASTATO CON FORZA”
SERGIO MATTARELLA: “NAZIONALISMO È UN VIRUS INSIDIOSO”
SERGIO MATTARELLA
Incontro con la Presidente della Repubblica Slovacca, Zuzana Čaputová
IL PRESIDENTE MATTARELLA IN VISITA UFFICIALE NELLA REPUBBLICA SLOVACCA
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è in Visita Ufficiale nella Repubblica Slovacca (19 – 20 aprile).
Il pomeriggio del 19 aprile, il Capo dello Stato ha visitato, insieme alla Presidente della Repubblica Slovacca, Zuzana Čaputová, la Base aerea di Malacky-Kuchyňa. Successivamente ha deposto una corona sulla tomba del Milite Ignoto a Bratislava.
DA BRATISLAVA SERGIO MATTARELLA: “DISINFORMAZIONE PERICOLO INSIDIOSO CHE VA CONTRASTATO CON FORZA”
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è in Visita Ufficiale nella Repubblica Slovacca (19 – 20 aprile).
Il pomeriggio del 19 aprile, il Capo dello Stato ha visitato, insieme alla Presidente della Repubblica Slovacca, Zuzana Čaputová, la Base aerea di Malacky-Kuchyňa.
Successivamente ha deposto una corona sulla tomba del Milite Ignoto a Bratislava.
In serata, l’incontro con la collettività italiana.
Il 20 aprile mattina, Mattarella è stato ricevuto al Palazzo Presidenziale dalla Presidente Zuzana Čaputová.
Al termine dei colloqui i due Capi di Stato hanno tenuto una conferenza stampa.
Ultimo impegno ufficiale a Bratislava l’incontro con il Primo Ministro Eduard Heger.
Bratislava, 19/04/2023 20/04/2023 (II mandato)
SERGIO MATTARELLA: “NAZIONALISMO È UN VIRUS INSIDIOSO”
Bratislava, 20/04/2023 (II mandato)
CONFERENZA STAMPA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA IN OCCASIONE DELLA VISITA UFFICIALE NELLA REPUBBLICA SLOVACCA
Ringrazio molto la Presidente Zuzana Čaputová per averci accolto in maniera così amichevole.
Ho detto alla Presidente Čaputová quanto ricordi con intensità il nostro colloquio a Roma un anno addietro, e come anche oggi abbiamo registrato una piena sintonia di opinioni, di punti di vista e di valutazioni nelle condizioni attuali e nelle prospettive.
La ringrazio molto per avere svolto ieri, insieme, una visita al piccolo Contingente italiano schierato per la difesa antiaerea: è una prova di amicizia nell’ambito della NATO che ulteriormente dimostra i rapporti di grande collaborazione che intercorrono tra Slovacchia e Italia.
Vorrei anche riprendere le considerazioni importanti che ha fatto la Presidente Čaputová poc’anzi. Abbiamo tanti fronti di collaborazione davvero eccellenti e molto efficienti sul piano economico.
Il nostro interscambio è rilevante e contiamo di accrescere la collaborazione commerciale.
Abbiamo una collaborazione culturale di tutto rilievo, cui teniamo molto per la sintonia, anche su questo piano, che intercorre fra i nostri Paesi.
Abbiamo una collaborazione importante tra le Forze dell’ordine e tra le Magistrature.
Un punto importante è stato realizzato proprio in queste ore, con le tre intese cui ha fatto cenno la Presidente Čaputová, sul fronte dell’energia, con un impegno di collaborazione crescente tra Slovacchia e Italia, così come sul fronte delle rinnovabili, che è un tema da coltivare con molta concretezza e con rapidità.
Abbiamo parlato molto della condizione di sicurezza che la sciagurata aggressione della Federazione Russa all’Ucraina ha provocato in Europa.
Questa emergenza di sicurezza vede Slovacchia e Italia pienamente in sintonia nel sostegno all’Ucraina che difende la sua indipendenza e la sua integrità territoriale.
Quello dei diritti di libertà dei popoli e delle persone è un valore che ci accomuna. E, in questa chiave, l’Italia intende assicurare all’Ucraina sostegno finché è necessario, finché è richiesto, sotto ogni profilo: quello finanziario, quello delle forniture militari e quello umanitario.
Perché in Ucraina non è soltanto in gioco l’importantissima questione dell’indipendenza e integrità territoriale di quel Paese, ma è in gioco davvero il futuro di pace dell’Europa.
Se riuscisse quell’aggressione altre ne seguirebbero mettendo a rischio l’indipendenza e la libertà di altri Paesi. E questo non possiamo consentirlo.
L’Italia avverte come proprio il problema in questa parte d’Europa, e quindi intende assicurare questo impegno in ogni misura.
Abbiamo parlato – come la Presidente ha ricordato – dell’allargamento dell’Unione europea, allargamento che riteniamo necessario non soltanto per la completezza dell’integrazione continentale, ma anche per espandere l’area di questa comunità di valori che si ritrova nell’Unione europea.
L’Unione europea, così come la NATO, è una comunità di valori che nasce appunto sul principio di libertà delle persone e dei popoli.
E nasce quindi sull’esigenza di Stato di diritto, di garanzia dei diritti di assicurazione delle prospettive dei giovani, di libertà.
Questo è quello che tiene insieme l’Unione europea e l’Alleanza atlantica. E in questo Slovacchia Italia sono pienamente schierate e pienamente consapevoli.
Abbiamo parlato di diverse questioni con la Presidente, ma quello che desidero sottolineare è la sintonia che abbiamo registrato su tutti i capitoli affrontati.
È una dimostrazione della vicinanza che, sul piano politico, su quello economico e su quello culturale si registra tra Slovacchia e Italia, con l’assicurazione e la garanzia di intendimento di collaborazione costante per il futuro.
Grazie, signora Presidente
Domanda: Signor Presidente, lei è in un Paese – come è stato già detto – che ha un problema estremo con la disinformazione. Facciamo parte dei Paesi dove davvero siamo vulnerabili in questo. Come vede la cosa in Italia? Ha un manuale di istruzioni per cercare di essere un po’immuni a questa disinformazione?
Presidente: è un argomento importante. Naturalmente ne abbiamo parlato con la Presidente Čaputová questa mattina. La disinformazione che viene alimentata da una costante attività della Federazione russa colpisce tutti i Paesi. È registrata anche in Italia, ed è un’azione insidiosa che va contrastata con maggiore efficacia, con strumenti più efficienti di quelli fin qui messi in campo. La mia opinione è che questo richiede una consapevolezza e una responsabilità nell’uso di strumenti di contrasto da parte dell’Unione europea, così come dell’Alleanza atlantica in maniera efficace. Perché è davvero un pericolo insidioso che non può incrinare il consenso delle pubbliche opinioni, ma può instillare dubbi infondati, diffondendo falsità, diffondendo false interpretazioni, false notizie. Questo, a scapito della verità e della corretta informazione, è un fenomeno insidioso che va contrastato con forza.
Domanda: Ieri il Presidente Mattarella all’Università di Cracovia ha richiamato l’Unione europea all’unità, vedendo il rischio di una perenne instabilità se si riducesse a una somma di interessi nazionali. Presidente Čaputová, la Slovacchia è a un bivio tra europeisti e antieuropeisti. Anche in vista delle elezioni ritiene che più Europa è la strada giusta per battere i nazionalismi? Al Presidente Mattarella: l’Italia è stata richiamata anche oggi sulle concessioni balneari e resta aperto il capitolo del del MES. Dobbiamo ratificarlo?
Presidente: io ho una regola: all’estero non parlo di politica interna italiana. Questa è una conferenza stampa congiunta con la Presidente Čaputová e non vorrei parlare di argomenti di cui alcuni presenti possano chiedersi ‘di cosa sta parlando?’ Invece vorrei raccogliere il primo argomento che lei ha sollevato, rivolgendosi alla Presidente Čaputová, così importante. Noi abbiamo di fronte, nel mondo, una quantità di sfide. Abbiamo avuto quella della salute, della pandemia. Non possiamo escludere che si ripresenti qualcosa del genere in futuro. Una sfida che ha colpito tutto il mondo, tutti i popoli nella stessa misura e gravità. Abbiamo la sfida ambientale che rischia di rendere inabitabile la Terra da qua a qualche tempo. Una sfida globale anch’essa. Abbiamo la sfida dei fenomeni migratori, che sempre più ampiamente sì presentano in ogni Continente. Abbiamo la sfida di un mondo sempre più interconnesso e ristretto, in cui la vita economica supera i confini e richiede risposte globali. Sono tutte sfide che richiedono risposte di grande collaborazione dei grandi soggetti sovranazionali. Nessun Paese da solo – nessuno – è in grado di rispondere a queste sfide. E allora, l’esasperazione del nazionalismo è un virus insidioso che, con l’illusione di sovranità, azzera la capacità di risposta di governo dei problemi, che richiedono, invece, un concorde impegno solidale di carattere sovranazionale. Questo è quello a cui ci riferiamo, la Presidente Čaputová ed io, quando parliamo dell’Unione europea e della collaborazione internazionale: il contrasto a un virus pericoloso che rischia di contrapporre, anziché indurre a collaborare, come sempre più evidentemente è necessario.