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ACQUA, EMILIANO RIPORTATO SULLA TERRA

Dopo l’inchiesta di cronache sui debiti milionari, vittoria romana per Bardi: ecco l’intesa per il rientro. Il Ministro Fitto smonta la strategia del pesce in barile del presidente pugliese che firma

Il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi vince la “battaglia” sull’acqua. Dopo anni in cui la Basilicata per le risorse idriche donate alla regione Puglia, come ampiamento riportato nelle inchieste di Cronache, non ha ricevuto compensazioni da oggi otterrà finalmente qualcosa. La riunione telematica tra il presidente della Regione Basilicata Bardi il collega della Regione Puglia Emiliano e il Ministro Fitto svoltasi ieri ha portato gli esiti sperati. Certo, ci è voluta una lunga trattativa per poter trovare l’intesa ma alla fine lo scopo è stato raggiunto. D’altronde negli anni, come abbiamo riportato da queste colonne nelle precedenti edizioni, la situazione è notevolmente mutata anche nei confronti di chi usufruiva di tali risorse (un caso su tutti quello delle gestioni dell’Ilva). Ma alla fine il governatore lucano ha visto riconosciuto il diritto della Basilicata di ricevere quanto dovuto per quei volumi di risorse idriche che sono stati concessi alla Puglia.

OTTENUTE LE SOMME PER LE COMPENSAZIONI

La Puglia avrebbe debiti per circa 80 milioni con la Regione Basilicata maturati dal lontano 2002 e mai riscossi, più i crediti lucani certificati dai vari consorzi pugliesi ma non ancora riconosciuti dalla Regione Puglia. È chiaro però, come abbiamo spiegato più volte, che in realtà la Puglia non paga l’acqua intesa in quanto bene ma una serie di compensazioni idriche-ambientali. Vale a dire che nel ricevere l’acqua la Puglia si fa carico, come è anche giusto che sia, dei servizi collegati alla rete idrica. Come la manutenzione degli invasi, la potabilizzazione, la captazione e la distribuzione. In questi anni sono stati solo i contribuenti lucani ad accollarsi ogni singola spesa derivante dal servizio idrico per soddisfare il fabbisogno tanto della Basilicata quanto della vicina Puglia. I fondi che arriveranno, anche se non sappiamo se saranno o meno tutti e 80milioni (mentre andiamo in stampa è ancora in corso la fine della riunione), rappresenteranno certamente un vero toccasana per una terra come la Basilicata che da anni è alle prese con un servizio idrico non proprio al 100%, ma che necessita di aggiusti e ammodernamenti. E così queste compensazioni che nel verbale di ieri tra il Ministero e le due Regioni è stato sottoscritto sono state identificate punto per punto e andranno presto a dare vita ad una serie di servizi migliorativi.

L’IMPEGNO MANTENUTO DI FITTO

Nella vicenda “acqua” che fino ad oggi ha visto la Basilicata soccombere al volere della Puglia, che utilizzava e non pagava mai, uno degli attori protagonisti è stato certamente Fitto. Il ministro per il Mezzogiorno non solo ha preso a cuore il caso lucano ma si è adoperato in tutti i modi per portare un risultato tangibile alla comunità lucana. È stato infatti anche grazie al ministro meloniano per il Mezzogiorno che ha preso in mano le redini del gioco, come avevamo anticipato, che nel dimostra- re impegno e determinazione sulla questione è riuscito a fare da mediatore in una vicenda che fino ad oggi nessuno aveva mai voluto entrarci.

BARDI E LATRONICO: UN RISULTATO SENZA PRECEDENTI

La Basilicata per essersi vista finalmente riconosciuta ciò che gli spettava, ricordiamo che la risorsa idrica non viene utilizzata solo per i cittadini pugliesi ma anche per diverse fabbriche e consorzi industriali, deve dire grazie certamente al Ministro Fitto ma anche al governatore lucano Bardi. Aver deciso di bussare alla porta dei nostri vicini di casa certamente non sarà stato facile, se si considera che la politica è fatta soprattutto di rapporti istituzionali. D’altronde basti pensare che negli anni a dietro i governi lucani di centrosinistra pur avendo rapporti con il vicinissimo dem Emiliano (e quindi con la possibilità di giocare in “casa”) hanno sempre preferito non far venire a galla la questione. C’è voluto un governatore di centrodestra per dirimere la questione “compensazioni”. Oltre a Bardi, però, ad aver sposato in pieno la causa è stato anche l’assessore all’ambiente Cosimo Latronico che in sinergia con il governatore ha ritenuto giusto chiedere quanto ci spettasse. Si può certamente dire che l’asse Bardi-Latronico ha funzionato più che bene.

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