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ALTRO CHE BENESSERE LUCANO

TACCO&SPILLO

C’è qualcosa di sorprendente e di gioiosamente vendicativo nella statistica domestica di questo centrodestra ed è l’uso mistificatorio dei fatti con cui cerca di spacciare i suoi inutili e costosi provvedimenti per cambiamenti epocali. Ora manco a dirlo ci ha pensato il Rapporto BES 2022, pubblicato dall’Istat solo qualche giorno fa, a mostrarci che la Basilicata è ancora al palo della sua storia immobile e piena d’autoreferenzialità, nonostante la mole unica e favolosa di risorse finanziarie che stanno piovendo con il PNRR e su cui speriamo che la marea infinita d’esperti e consulenti assoldati da Bardi avrà prima o poi il pudore d’informare almeno i lucani quanto a destinazione, avanzamento e soprattutto misurazione d’impatto territoriale. Così tanto per aiutare l’ermeneutica della verità e giudicare dall’ordine oggettivo dei numeri sappiamo che la Basilicata se la batte con la disastrata Campania per avere la peggiore situazione economica delle famiglie d’Italia e che ci sono sprofondi che riguardano la rilevanza museale, le perdite idriche, il numero dei medici, l’emigrazione sanitaria e così via fino ad un controcanto impietoso che leva il trucco ad ogni propaganda aggiustata. Canta lo Stato Sociale:“Ma che benessere, buongiorno mondo. Era meglio stare in giro a finire il vino e cantare questo disastro”.

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