TARANTO, CARCERE: SUICIDIO DOPO ARRESTO
Al “C.Magli” continua l’urgenza: si toglie la vita un uomo. Si tratta del 16esimo
Ennesimo suicidio, nel pomeriggio di eri, al carcere di Taranto. Si tratta di un 50enne, di origine di Catania, residente in città. Il giorno precedente alla morte l’uomo era stato tratto in arresto.
A commentare la notizia è Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria con una nota alla stampa:
“Si tratta del 16esimo suicidio di un detenuto nel corso dell’anno (ma potrebbe essere il 19esimo se si considerassero coloro per i quali non è stata accertata la volontarietà del gesto), cui aggiungere un appartenente al Corpo di polizia penitenziaria che qualche settimana fa si è tolto la vita in Campania. SI tratta di una vera e propria strage tanto da far pensare a una ‘pena di morte’ di fatto”, aggiunge il Segretario della UILPA Polizia Penitenziaria.”
“Sovraffollamento detentivo, deficienze organizzative, strumentazioni e tecnologie inadeguate e organici carenti per tutte le figure professionali, che toccano i livelli più critici proprio in Puglia e a Taranto […]”, continua la nota.
Emergenza che ha reso sempre più incessante la richiesta da parte dell’organizzazione sindacale agli organi preposti di misure urgenti che vadano anche di pari passo con riforme strutturali delle carceri. Intanto con il decreto legge n.44 è stata introdotta la figura del medico del Corpo di polizia penitenzia.